La penna degli Altri 12/03/2010 08:39
Perrotta: "Stanchezza?No, prendiamo l'Inter"
ha partecipato allinaugurazione del negozio Lotto (suo sponsor tecnico) di via Aurelia. Sogni che riguardano lInter «proveremo a prenderli» ma con uno sguardo anche alle spalle «temo la Juventus».
La Roma sembra una squadra stanca.
«Rispetto a qualche tempo fa siamo meno brillanti ma non è stanchezza, abbiamo solo fatto tante partite ravvicinate giocando sempre gli stessi giocatori. Il calo è inevitabile ma non è una questione fisica, solo di brillantezza».
Visto il Milan col Manchester, si poteva osare di più sabato sera?
«Abbiamo iniziato bene i primi venti minuti, però vedevamo che a sinistra loro riuscivano a sfondare con facilità perché per caratteristiche Baptista non riusciva a tenere bene la zona. Poi abbiamo cambiato ma Julio non riusciva ad accorciare bene su Pirlo, e quando dai tanti metri a un giocatore come lui che sa dove mettere la palla, diventa difficile».
LInter si può andare a prendere?
«Ci proveremo come abbiamo sempre fatto anche se sette punti sono tanti. Lo scorso anno erano di più i punti di svantaggio...Noi abbiamo diverse partite difficili, a partire da quella di domenica a Livorno. Loro sulla carta sono spacciati ma gli anni passati ci hanno insegnato a non sottovalutare nessuno».
Guardandovi alle spalle, chi vi fa più paura?
«La Juve ha passato la fase critica. E una grande squadra e la vittoria di domenica scorsa lo dimostra».
Pensavi di essere convocato contro il Camerun?
«No, perché ho sempre detto che non è una mia priorità. A me in questo momento interessa fare bene con la Roma, poi se Lippi deciderà di portarmi al Mondiale sarò felicissimo di andare. So che devo fare bene, e nellultimo mese non ho fatto benissimo, e riprendere quella brillantezza che ho smarrito. Comunque sono sicuro che lui mi sta guardando»
Pizarro dopo il Milan ha detto li abbiamo rispettati troppo. Pensi che si potesse fare qualcosa in più o era il massimo in quel momento?
«Abbiamo fatto il massimo. Il Pek lha vista così ma quando fisicamente ti senti in quel modo è dura anche fare una corsa in più».
Il Milan fuori dalla Champions mette più pressione in campionato allInter?
«Non lo so perché ottenere risultati in Champions ti dà entusiasmo anche per il campionato».
La sconfitta col Livorno allandata è stata il punto più basso della stagione. Un girone dopo siete al terzo posto. Qual è il vostro reale valore?
«Noi siamo stati bravi reagire. Era unutopia allora pensare di fare tanta strada. Il posto che ci compete è arrivare nella zona Champions, ora siamo terzi e vogliamo mantenere questa posizione. Alla gara col Livorno ci arriviamo meglio rispetto alla gara dandata, meno male che non hanno cambiato allenatore (ride)»
Come si fa a evitare i black-out come quelli avuti contro il Panathinaikos?
«E una cosa che non riusciamo a spiegarci. Ne abbiamo parlato allinterno dello spogliatoio ma purtroppo questa è una caratteristica di questa squadra, succedeva anche nelle passate stagioni. Speriamo di averne sempre meno».
Il calo di brillantezza può dipendere anche dal problema alla schiena che hai avuto?
«Il medico mi dice di sì perché non ho avuto la possibilità di allenarmi con una certa continuità e non ho potuto fare alcuni esercizi specifici. Facevo solo le partite. Entro una settimana dovrei tornare in uno stato di forma soddisfacente».
Col Livorno gioca Filippini, con lui hai avuto anche qualche battibecco.
«Lui gioca così con tutti, non solo contro la Roma. Ha un passato da laziale ma non credo che influisca più di tanto ».
Il recupero di Toni e Totti può dare alla Roma la possibilità di finire bene la stagione?
«Sono dei giocatori per noi fondamentali ma non dobbiamo dimenticarci del lavoro fatto da Vucinic e da Baptista, che sono giocatori altrettanto importanti. Spero che Francesco e Luca ci facciano fare il salto di qualità nelle ultime dieci partite e che riusciamo a mantenere la posizione in classifica».