I CAMPIONI - Quattro da una parte e sette dall’al­tra. Totti, De Rossi, Per­rotta e Toni nella Roma, Dida, Nesta, Zambrotta, Pirlo, Gattu­so, Inzaghi e Ronaldinho nel Milan: è il mix italo-brasiliano che ha dominato le ultime due ras­segne iridate. E che, in par­te, sarà di scena stasera al­l’Olimpico. Nella sfida dei campioni vincerebbero i rossoneri sette a quattro, ma contando squalificati e infortunati vari e tenendo in considerazione le scelte di Leonardo, in campo la si­tuazione potrebbe essere di assoluta parità.

INCOGNITA TONI - Potreb­be. Dipende da Ranieri. Se il tecnico della Roma deci­derà di mandare in campo fin da subito il rientrante Toni, in campo ci sarebbe­ro tre Campioni del Mondo per parte. Altrimenti il Mi­lan sarebbe in vantaggio di un elemento: De Rossi-Per­rotta contro Nesta- Pirlo­Dinho. La scelta di Ranieri, con tutta probabilità, arri­verà soltanto all’ultimo mo­mento: magari, per pareg­giare i conti avversari, avrà un motivo in più per sce­gliere Toni...

FORMAZIONE - Nell’ipoteti­co undici di “mondiali” Di­da (seppure non titolare nel 2002 quando nel Brasile tra i pali c'era Marcos) sarebbe il portiere. La difesa si pog­gerebbe fondamentalmen­te su Nesta (sfortunato, co­me sempre con la naziona­le azzurra, nel mondiale te­desco), perché a tre con De Rossi e Zam­brotta sareb­be dura. Più realistico il centrocam­po, sempre a tre, con Pirlo in mezzo a Gattuso e Perrotta. Sulla trequarti? Totti e Ro­naldinho, praticamente il calcio, una coppia da sogno, roba che qualsiasi attac­cante pagherebbe di tasca sua per giocare lì davanti e mettere solo il piede per se­gnare. Il compito spette­rebbe in tal caso alla cop­pia Toni- Inzaghi, protago­nisti in Germania nel 2006.

ITALIA- BRASILE - Roma­Milan, Campioni del Mon­do protagonisti, il tutto col prossimo mondiale sudafri­cano alle porte. Un mondia­le in cui probabilmente, il Brasile partirà favorito ri­spetto all'Italia, se non altro visto anche il risultato tra le due nell'ultima Confede­rations Cup. Brasile favori­to, ma stasera in Roma-Mi­lan, non c'è storia: 9 cam­pioni italiani e solo 2 ver­deoro.