La penna degli Altri 18/03/2010 09:45
Okaka: «Dai Roma, puoi ancora farcela»

Okaka, che bilancio fa dei suoi primi 45 giorni oltre Manica?
«Sono contento e mi trovo bene. Linserimento procede bene e sono soddisfatto della scelta che ho fatto».
Come va con linglese?
(Sorride) «Bene. Lo sto studiando e sto migliorando. Ci vorrà un po di tempo, ma lo imparerò bene».
Come si vive a Londra?
«Abito nel quartiere Chelsea, a 5 minuti di distanza da Stamford Bridge, lo stadio della formazione di Ancelotti. Con me vive mio fratello Carlo che ha 28 anni e un passato da giocatore di serie B di pallavolo. Stiamo bene e anche con la cucina la cose vanno alla grande: a volte mangiamo insieme a casa, altre al ristorante Da Kicca. Cucina napoletana».
Quante volte è tornato a Roma?
«Una per il raduno della nazionale Under 21».
E i suoi genitori?
«Un po mi mancano, ma ci parliamo spesso al telefono».
Nostalgia dellItalia?
«Sì, ma qui mi trovo bene».
Sente mai i suoi ex compagni della Roma?
«Sì, a volte mi capita di parlare con loro al telefono. Nello spogliatoio giallorosso ho lasciato tanti amici».
Sa che la Roma è tornata a -6 dallInter?
«Ho visto i risultati di domenica scorsa. Peccato per il pareggio di Livorno quando avremmo potuto vincere: tornare a -4 sarebbe stato positivo. Il campionato comunque non è ancora finito».
Vuole dire che crede alla rimonta scudetto?
«Certo che ci credo. Da tifoso della Roma dico che possiamo farcela. Contro lInter tra una decina di giorni giocheremo allOlimpico lo scontro diretto e se battiamo i nerazzurri...».
Il suo obiettivo è quello di giocare il prossimo anno con la maglia giallorossa con lo scudetto?
«Sarebbe bellissimo. Quella qui al Fulham è una grande esperienza per la mia carriera, ma logicamente spero di tornare nella Roma e di far bene con la mia squadra».
Ha visto Chelsea-Inter?
«E stata una bella partita. LInter ha meritato di passare il turno giocando alla grande ».
Non cera il suo amico Balotelli che con Mourinho ha rapporti sempre più tesi. Che ne pensa?
«Mario ha il suo carattere, ma è un talento. In allenamento con la nazionale Under 21 fa cose incredibili e tecnicamente da lui cè solo da imparare».
Merita la convocazione di Lippi per i Mondiali?
«Non sta a me dirlo, ma di sicuro è un giocatore eccezionale».
Quanto è diverso il calcio inglese da quello italiano?
«Molto. In serie A la tattica è molto più curata, mentre in Premiership hanno grande importanza laspetto fisico e lintensità. Da noi si fa attenzione a coprire gli spazi e si curano al massimo i meccanismi difensivi, qui ci sono tanti uno contro uno e in campo non puoi mollare un attimo».
Quando il suo primo gol in Premiership?
«Intanto ho segnato in Carling Cup contro il Notts County (4-0) ed è stata una bella soddisfazione ».
Daccordo, ma in Premieship?
«Spero prima possibile, io ci provo sempre ».
Magari il prossimo week end contro il Manchester City di Roberto Mancini?
«Far gol contro una grande avversaria è bello, ma non ho preferenze. Prima viene e meglio è».
Chi la sta aiutando di più ad inserirsi?
«Tutti mi danno una mano, ma avere un allenatore come Hodgson che parla italiano è un vantaggio. Lui è una brava persona e ha sempre molti consigli utili per me».
Ha contrattaccambiato dicendogli come si fa a battere la Juventus?
«No, lui sa già quello che deve fare».
Cosa attende la Juventus stasera?
«Un campo molto piccolo e caldo, ma anche una formazione che lotterà su tutti i palloni. Abbiamo la possibilità di passare il turno e ci proveremo».
Se potesse togliere un giocatore a Zaccheroni chi sceglierebbe?
«Impossibile dirne uno soltanto. Ci sono troppi campioni in grado di fare la differenza ».
Che partita sarà?
«Difficile per entrambe. Il Fulham darà il massimo, fin dallinizio. Speriamo di segnare prima possibile».
Quanto le pesa non giocare questo match?
«Molto, ma purtroppo sapevo che non sarebbe stato possibile quindi mi siederò in tribuna a fare il tifo».