La penna degli Altri 14/03/2010 16:52

Numero Uno...sarà lui l'arma in più


da come si agitava in mezzo al campo. Un’immagine emblematica della voglia che aveva di spaccare tutto quello che gli capitasse a tiro è stata la sua faccia quando, a metà del secondo tempo, è dovuto rimanere tre minuti a bordo campo in attesa che dagli spogliatoi spuntasse il Salvatore Scaglia con una maglia di riserva, visto che la sua dopo un fallo di Rivas sembrava quella di
Maradona ai Mondiali dell’’82 dopo la cura-Gentile. Luca sembrava un animale in gabbia, a causa soprattutto della sua assenza forzata nell’ultimo mese e mezzo. L’infortunio del 23 gennaio a Torino è stato un duro colpo non solo per i tifosi giallorossi e per Claudio Ranieri, che lo ha voluto fortemente per dare all’attacco romanista quel peso che gli mancava dai tempi di Batistuta, ma soprattutto per lui che ha investito tanto (e ha rinunciato a parecchi soldi nel passaggio dal Bayern alla Roma) su se stesso anche in chiave Mondiale. Per arrivare in Sudafrica, però, Toni sa che deve fare bene in giallorosso. E finora, per quello che ci ha fatto vedere, ci sta riuscendo alla grande. Per lui parlano i numeri: nei trecentodieci minuti giocati finora, suddivisi in sei spezzoni di partita, ha segnato già tre gol (due al e uno ieri), uno ogni centotre minuti. In pratica poco meno di un gol a gara, una media impressionante. Se riuscirà a mantenerla nelle ultime dieci giornate di campionato, potrà essere lui l’arma in più della Roma. E sperare fino alla fine, lo ha detto lui, sarà lecito per tutti.