La penna degli Altri 23/03/2010 09:19
«Noi romani non ci accorgiamo di vivere nei posti più belli del mondo Tanta storia merita più rispetto»
Claudio Ranieri, allenatore della Roma, nato a San Saba, cresciuto a Testaccio, casa acquistata ai Parioli. Quante Roma conosce?
«Una e tante. I miei genitori avevano una macelleria a piazza Testaccio. Ora, al suo posto, cè una pescheria ».
Prima o poi sposteranno il mercato in via Galvani. E al posto dello storico Roma club Testaccio, in via Branca, adesso cè un punto scommesse
«I tempi cambiano le città. Quando ero giovane Testaccio era un quartiere popolare, ora è alla moda. Beato chi ha riscattato certi appartamenti a prezzo di saldo. Testaccio, San Lorenzo, la Garbatella. Che belli i lotti! So che il Roma club ha trovato unaltra sede. Mi sono informato sul suo futuro, ne sono felice».
San Saba e Testaccio fino a quando?
«Fino a 16 anni, poi ci spostammo vicino al campo delle Tre Fontane. Mi andò bene: era vicino alla Cecchignola, dove feci il militare».
Comprare casa ai Parioli e andare tutti i giorni a Trigoria, attraversando la città, non è stato un gran affare.
« Quando ho comprato casa non sapevo che un giorno avrei allenato la Roma. Lo speravo soltanto. Mi difendo uscendo molto presto la mattina».
Nanni Moretti ci ha fatto vedere quanto è bella Roma in moto. So che lei ne ha una depoca. La usa ancora?
« Ho una Gilera 124 5V. Lho comprata a 16 anni. Negli ultimi tempi la tenevo in garage, poi mia figlia lha fatta riparare e ora è come nuova. Però mi ha proibito di usarla. E fa bene: con le buche che ci sono, le strade di Roma sembrano quelle della Parigi-Dakar».
A Valencia hanno deviato il corso del fiume Turia e trasformato il vecchio letto in giardini pubblici. Hanno dato a Calatrava mano libera per la rivoluzione architettonica della città. A Roma, invece, non si può nemmeno toccare un sasso
«Ma questa è la Città Eterna! Io, poi, per natura sono portato a tenere tutto e non buttare via nulla. A Londra andavo pazzo per la cura delle tradizioni che hanno gli inglesi. Cera un mio vicino che aveva unautomobile storica, una Lotus. Passava il tempo a smontare il motore, pulirlo e rimontarlo. E poi i matchday
programmes, i libricini di presentazione delle partite da collezionare. demolito Highbury, Quando lo hanno stadio dellArsenal, allasta la le gente zolle del ha comprato campo Quale e se le è è portate il suo a rapporto casa». con «È lo il stadio mio stadio, Olimpico? ci sono affezionato. Però gli stadi inglesi, senza pista di atletica, sono unaltra cosa».
Cosa ricorda dellOlimpiade del 60?
«Abebe Bikila che correva senza scarpe, la medaglia di Berruti. E poi la costruzione dellOlimpica. Andavo a scuola aMonteverde Nuovo, vedevo crescere questo stradone nel nulla...».
Le piacerebbe rivedere lOlimpiade a Roma?
«Certo che sì».
E non teme appalti truccati, scandali, cattedrali nel deserto, soldi pubblici buttati al vento? «In Italia? Ma quando mai!
( sorride) ».
Perché i romani, fuori da Roma, stanno antipatici?
«Forse sembriamo sbruffoni. Però chi ci conosce davvero, poi, ci apprezza».
Cosa le mancava di Roma quando era allestero?
«Lallegria dei romani. È unica e impagabile».
Faccia il fotografo e scatti limmagine di Roma che porterebbe sullisola deserta.
«Una veduta dellisola Tiberina. La lego alla mia canzone preferita, che è " Vecchio Frac" di Domenico Modugno. Immagino che quando il protagonista fa volare il suo cilindro lo lanci proprio nel Tevere, che se lo porta via».
Tra poco si vota per la Regione. Lei ha già deciso?
«Non posso esserle utile. Non ho la residenza a Roma. E poi non ho mai saputo nemmeno per chi votavano i miei genitori. Volevano lasciarmi la massima libertà possibile nella scelta».