La penna degli Altri 26/03/2010 09:07

Montali: "Facciamo come Jack Nicholson"



Com’è il bilancio del suo primo quadrimestre alla Roma?

«Devo ringraziare Rosella Sensi per questa opportunità. Poi tutto il resto dello staff da Bruno Conti, a Pradè, alla Mazzoleni. Senza il loro atteggiamento positivo nei miei confronti avrei potuto far poco. Se sono riuscito a dare una mano alla società è soprattutto per merito loro».

La vittoria di è stata ottenuta grazie al carattere?

«Ieri (domenica, ndr)abbiamo giocato contro una buona squadra e abbiamo fatto bene. Siamo molto felici, perché nelle ultime due giornate fra Udinese e abbiamo avuto la meglio su due ottime formazioni portando a casa sei punti molto importanti per la nostra classifica. Ce l’eravamo prefissato come obiettivo. Sono stati punti molto importanti anche perché ottenuti col giusto atteggiamento».



Sabato contro l’Inter l’ultima partita del curvone: quanto è importante?

«Sabato affrontiamo i migliori. Loro sono la squadra più forte e non c’è niente di più nobile di giocare e provare a vincere. Ci arriviamo con la consapevolezza di aver lavorato molto bene in questi ultimi quattro mesi. Siamo concentrati, sereni perché quello che abbiamo ottenuto fino adesso nessuno ce lo potrà togliere. Guardiamo in avanti e alle restanti otto partite che ci sono fino alla conclusione del campionato».



Non c’è il rischio che la Roma sia troppo carica per la partita di sabato?

«Assolutamente no. La squadra e lo spogliatoio sono maturi come mai ho visto nella mia carriera. Sono uomini veri, grandi giocatori. Quando dicevo che Inter e Milan potevano avere qualcosa in più sulla carta, in campo poi non ci va la carta, ma ci vanno gli uomini e in questo la Roma non è seconda a nessuno».

E’ più pericoloso il carisma di un tecnico come Mourinho o quello che potrà fare Eto’o in campo?

«Mourinho è l’allenatore dell’Inter. Fa bene il suo lavoro e farà altrettanto la sua squadra in campo. La cosa più difficile saranno quei 90 minuti di gioco. Dovremo tentarle tutte, riuscendo a fare la cosa giusta sul campo per poter finire la partita sicuri di aver fatto tutto il possibile per vincere. Per simboleggiare il momento della Roma penso all’ultima scena del film "Qualcuno volò sul nido del cuculo". Dobbiamo poter dire come Jack Nicholson nel film: "’Io ci ho provato, almeno ci ho provato"».