La penna degli Altri 12/03/2010 08:53
Missione aggancio

LInter ha fatto peggio: 14. Il calendario e lEuropa possono aiutare i giallorossi. Domenica cè il Livorno, il 20 marzo lUdinese, il 24 la trasferta di Bologna e, il 28, lo scontro diretto dellOlimpico. LInter gioca oggi a Catania, il 16 marzo si esibisce a Londra, il 21 è a Palermo e il 24 ospita il Livorno. Il Milan ospita Chievo e Napoli, poi va a Parma, infine il 28 affronta al Meazza la Lazio. Non solo: leffetto-Europa può rivelarsi un alleato in più per la squadra di Ranieri. Il Milan è uscito con le ossa rotte dal doppio confronto con il Manchester United, mentre lInter, in caso di passaggio del turno, sarà inevitabilmente distratta dalla Champions.
Perrotta Come dice David Pizarro, «è il momento di spingere e di provarci». Anche Simone Perrotta, intervenuto ieri al Lotto Store di Via Aurelia 670 per presentare due linee di scarpe, è convinto che la Roma abbia ancora qualche possibilità di lottare per lo scudetto: «Non siamo stanchi, madobbiamo ritrovare un po' di brillantezza perché abbiamo giocato tante partite ravvicinate sempre con gli stessi uomini. Ora daremo tutto e proveremo a rimontare l'Inter. Sette punti sono tanti, ma dobbiamo provarci. Contro il Livorno è una partita complicata. Proprio in queste gare l'anno scorso abbiamo trovato difficoltà. Totti e Toni? Sono due giocatori fondamentali, ma non dimentichiamo lapporto di calciatori come Vucinic. Chi temo dietro? La Juventus».
Pradé Il direttore sportivo si è confessato a Rivista Romanista: «Avevamo in mano Milito, poi decidemmo che come centravanti sarebbe stato sufficiente Totti e cambiammo strategia. La mia prima scelta da dirigente è stata Spalletti: in ballo c'era anche Zeman. Il colloquio di Spalletti con Abramovich ci diede fastidio. Forse il rapporto andava interrotto prima. Momenti brutti ce ne sono stati. Con Cassano arrivammo allo scontro fisico. Lavorare con Capello mi ha fatto crescere. Da lui ho imparato molto, anche ad archiviare ogni informazione sui giocatori visionati».