La penna degli Altri 22/03/2010 09:22
Menez finalmente genio. Adesso la Roma chiede continuità

Ballerino Lestro di Menez, poi, è diventato una condizione esistenziale: siccome giocare a pallone come fanno quasi tutti gli risultava troppo noioso, del mestiere di calciatore Menez ha voluto farne unarte. Se non avesse scelto il calcio, forse sarebbe diventato un ballerino: per la grazia con cui si muove quando è ispirato, per larmonia che il suo corpo trova con il pallone in certe splendide serate. Ovvio che, come tutti i geni, non possa andare fuori dallordinario tutte le sere, che altrimenti diventerebbero tutte ordinarie e nessuno si stupirebbe più. E Menez, invece, vuole stupire. Cosa che, forse, lo appaga anche più della celebrità.
Demoni Come tutti i geni, inoltre, Jeremy fa quotidianamente i conti con la sua sregolatezza, non quella deleteria delle rockstar, ma quella abulica dei calciatori, quando vagano per il campo come intontiti dal sonno. Cè stata poi, anche per lui, la questione del conflitto interiore: della guerra ai fantasmi, della lotta con i suoi demoni, che forse sabato sera ha definitivamente vinto. Libero, finalmente, di ballare sulle punte. Di carezzare il pallone. Di sciare tra gli avversari. «Mi piace dribblare per il puro gusto di dribblare e umiliare gli avversari», disse in una memorabile intervista ai tempi del Monaco. Per questo usa aggirarli come paletti.