La penna degli Altri 28/03/2010 10:45
Magica Roma

CAPOLAVORO
La partita di ieri è stato un capolavoro. La Roma parte immediatamente ad alta intensità, facendo propria la lezione Chelsea: con lInter pensare solo a controllare è come giocare alla roulette russa, se ti va male poi non rimedi più. A facilitare tutto ci si mette poi Julio Cesar, con un obbrobrio mai visto. Dopo la mezza papera nellandata degli ottavi di Champions, al 17 il brasiliano la fa intera: non trattiene un colpo di testa innocuo dellex Burdisso e De Rossi è più lesto di una vipera a pizzicare sotto porta. Uno a zero, Roma a 1 punto.
Toni formato mondiale (Lippi ne terrà conto?), tiene palla da maestro su tutto il fronte dattacco (ci rimette anche la maglia), costringendo spesso Samuel a seguirlo come uno stopper vecchia maniera. Ma così si aprono spazi per Menez e Vucinic: quello che voleva Ranieri. La mossa vincente dellInter londinese era stata la copertura totale del campo. La Roma gli rende pan per focaccia, applicando alla perfezione una fase a due tempi: pressing nella trequarti interista, serrate le linee esemplare davanti a Julio Sergio, lasciando la metà campo al macchinoso palleggio interista. Si rivelerà la chiave del match: Milito ed Etoo vengono catturati dalla ragnatela giallorossa, Sneijder per vederla deve fatalmente allontanarsi dalla porta. Il primo tempo fila via intenso, le punizioni dipoco a lato calciate da Sneijder e Riise fanno solo sussultare, quella battuta da Vucinic al 37 è uno schema che stavolta trova pronto Julio Cesar. Giallorossi predominanti predominanti con merito, con frullino Pizarro a fare ovunque la differenza per passo e visione di gioco. Sforzi che sembrano però vanificarsi al 42: angolo di Maicon, Samuel sale in cielo e centra la traversa.
Neanche il tempo di rientrare dagli spogliatoi e lInter battezza laltro legno: al 4 della ripresaMilito, pescato dentro da Etoo, si gira e il suo destro deviato da Burdisso (bella partita) va sullincrocio dei pali. Qualcosa è cambiato, ora i nerazzurri vedono la porta: due minuti dopo combinazione stretta fra i tre attaccanti, Snejider al diagonale neutralizzato dallattento portiere romanista.
ORGOGLIO
Toni è ora un po abbandonato a se stesso (ma perché Vucinic e Menez si sacrificano in copertura) e al 10 cerca gloria da solo: spizzata di testa alta di mezzo metro. Mou fa la prima mossa, togliendo Stankovic per Pandev. Sembra funzionare. Snejider sale dintensità, tocca più palloni e aumenta gli inserimenti costringendo, lui stavolta, Pizarro agli straordinari. Al 21 proprio lolandese cerca in area Pandev che riceve palla: è in fuorigioco, non segnalato, la stoppa malissimo ma i difensori non riescono a liberare. Ancora Sneijder si fionda sul pallone e serve Milito che pareggia da due metri: 1-1, gol numero 18 in campionato. Lo stesso Principe, cinque minuti dopo, avrebbe sul destro il gol dello scudetto ma, solo davanti a Julio Sergio, sinceppa.
Sembrano i prodromi della rimonta, è solo un lampo. Sul ribaltamento di fronte Lucio rinvia male, tiro sbilenco di Taddei che diventa un assist per Toni, infallibile: 2-0, per il suo quinto sigillo in nove partite. È il 28 Josè ribalta tutto. Dentro Chivu e Quaresma, fuori Motta e Cambiasso per un 42-4 che si espone alla freschezza dei nuovi entrati Brighi e Taddei. Fra Ranieri e Mou è una partita a scacchi, in campo è guerra di nervi, che saltano ai nerazzurri: finiranno con sette gialli (Chivu meritava lespulsione per un pestone a Toni) pesanti per i già diffidati Maicon, Lucio, Etoo, Zanetti (che chiude la striscia di partite consecutive in A a 137: ultima saltata 25 ottobre 2006, Inter-Livorno 4-1).
Al 41 esce Vucinic ed entra Totti, per un delirio Olimpico: è il segnale che non ci si copre e infatti al 44 cè un nuovo brivido. Palla dentro del Pupone, Maicon smorza di petto e Brighi anticipa Julio Cesar che lo tocca impercettibilmente. Difficilissimo vederlo, sarebbe rigore invece è giallo per il romanista. Ma lInter non vuol mollare il tricolore e al 95 il Principe quasi beffa lImperatore: torre di Samuel e Milito timbra il palo. Finisce qui, due anni dopo è ancora Inter-Roma. Aspettando il Milan.