La penna degli Altri 06/03/2010 09:51

Lasciamo guarire in pace il capitano

Rosetti che riuscì a sovvertire, con le sue decisioni, il responso del campo che sarebbe stato ampiamente favorevole alla squadra di Ranieri che, non avendo ancora avuto il tempo di metabolizzare gli insegnamenti del nuovo tecnico, subì le ripercussioni di quella immeritata sconfitta perdendo successivamente, seppure con molti rimpianti, le partite contro Livorno e Udinese.

 

Ecco perché quel sorriso satanico di mister Ranieri la dice lunga sulle sue intenzioni di restituire il maltolto con gli interessi al diavolo dell’ "amico" Galliani; sorriso e buonumore favoriti dalla possibilità di poter schierare, dinanzi ad un Olimpico che si preannuncia gremito, tutti i suoi gladiatori escluso purtroppo il più importante: Francesco

. Quanto al sarebbe il caso aprire un dibattito sull’alone di mistero che avvolge il suo recupero ma non è questo il momento; anche senza il suo calciatore più forte e più carismatico la Roma ha dimostrato di saper vincere e convincere per cui lasciamolo guarire in pace con l’auspicio che quando rientrerà in campo possa essere fatta chiarezza sul malanno che lo ha tenuto per troppo tempo lontano dal campo di gioco.

 

Dei tre rientri previsti questa sera il sottoscritto mette in ordine di importanza a pari merito quelli di Julio Sergio e di Pizarro. E Toni non lo consideri importante? Certo che sì, ma l’assenza del centravanti campione del mondo la Roma ha dimostrato di riuscire a sopportarla mentre quelle del e del regista no. Senza Julio Sergio, a parte il momentaccio vissuto da Doni, è tutta la difesa a soffrirne contagiata dall’insicurezza del proprio numero uno. Quanto a Pizarro spero che anche i più scettici si siano resi conto dell’importanza del cileno e della sua capacità impareggiabile di dettare i tempi della partita catalizzando su di sé tutto il gioco della squadra. Della sua presenza si giova soprattutto più libero di giostrare anche in avanti lasciando a Pizarro la maggior parte delle incombenze in cabina di regia.

Infine Toni. Il suo valore l’ha dimostrato nelle due partite e mezza che è riuscito a giocare in maglia giallorossa quando ha fornito, purtroppo soltanto un assaggio, di cosa avrebbe potuto

fare la Roma se avesse potuto disporre del “numero uno” fin dalla preparazione estiva. Adesso comunque rientra e lo fa nella partita che in quell’ipotetico curvone di Claudio Ranieri immetterà la Roma sulla dirittura

d’arrivo ed arrivarci in seconda posizione non sarebbe per niente male. Se poi l’Inter nella doppia trasferta siciliana dovesse perdere terreno e si arrivasse a Roma-Inter del 28 marzo con ,Vucinic e Toni in campo.