La penna degli Altri 26/03/2010 10:08
InterNos
Il tema della giornata era Cellula e Tessuto, Solista e gioco di squadra e le metafore non sono mancate. «Per ora sono una cellullina, ma sto per tornare una cellulla vera e propria di questa grande squadra», ha scherzato Totti paragonato dal suo allenatore a una «cellula staminale per quanto è fondamentale». Ranieri è tornato a parlare anche di Menez come di un paziente guarito: «Bisogna trovare la chiave per tutti i caratteri come si fa con i pazienti. Menez per esempio è strepitoso e meriterebbe di giocare sempre. Gli ho spiegato che non può essere così, che c è un gruppo. Il ragazzo ha capito e ora si vedono i risultati».
Alla domanda sullimpiego di Totti contro lInter, il capitano guarda Ranieri sorridendo, scuote la testa poi annuisce come un figlio che chiede al padre di poter partecipare a un grande festa. «Sono a disposizione del mister, decide lui. Si gioca una partita molto importante, ce ne saranno parecchie di cellule - dice ridendo il capitano -. Tutta Roma ci guarderà, anzi quasi tutta...». Totti parla poi di passato e futuro: «Giocare con questa maglia è la mia più grande soddisfazione. Sarei potuto andare dove volevo e guadagnare di più, ma quando vinci con questa maglia è tutta unaltra cosa».
E Francesco, mister 188 gol, di vittorie ne vuole ancora tante: «Dal punto di vista personale vorrei allargare la famiglia, professionalmente parlando sono sicuro di potermi prendere ancora qualcosa prima di smettere». Magari un secondo scudetto, ora lontano 4 punti ma che domani sera potrebbe avvicinarsi. «Vogliamo il -1» urlano i tifosi. Il presidente Sensi si limita a un «magari», mentre esce insieme a Totti, sommerso dallaffetto e dai «mi manchi» di un popolo ansioso di rivedere il suo capitano in campo. Chissà che Ranieri non li accontenti già da domani. Francesco vorrebbe....