La penna degli Altri 09/03/2010 09:28
"Inter non sfuggi"

«Ora ci aspettano undici finali. La nostra intenzione è di vincerle tutte, da qui al termine del torneo. Se qualche volta, come è accaduto sabato, non ci riusciremo, un punto può pure andar bene. I pareggi non sono da buttare, in un campionato lungo e pieno di insidie. Puntiamo a tornare in Champions, lanno prossimo vogliamo giocare anche noi in questa competizione. La classifica che mi interessa è quella dellultima giornata: i conti li faremo sul traguardo» chiarisce Baptista in via del Corso dove, nello store dello sponsor tecnico del Brasile insieme con Juan, presenta con la nuova maglia della Seleçao, quella che userà al mondiale in Sudafrica.
Luca Toni, in serata accanto alla Coppa del Mondo in Piazza del Popolo, fa da spalla, per ora fuori campo, alla Bestia: «LInter è la squadra più forte, può solo perderlo: noi, però, dobbiamo restare in scia e fare punti sempre, non lasciarne da nessuna parte. Perché il torneo è aperto: aspettiamo...». Ad aiutare la Roma ci penserà lui: «Ho due mesi a disposizione, voglio farli alla grande e segnare tanti gol. Con i miei compagni, da qui alla fine, proveremo a vincere su ogni campo». «Per il primo posto è ancora tutto aperto. Sia noi che i rossoneri possiamo riprendere i nerazzurri ».
Ma, è giusto chiarirlo, Julio non vuole illudere nessuno. Rispetta lInter di Mourinho che lo cercò due mesi fa e lo stesso Milan di Galliani che lo invidia a Rosella Sensi. Sa bene, insomma, quale deve essere il ruolo della Roma in questo torneo: «La nostra è stata una grande rincorsa. Avevamo un distacco pesantissimo dai nerazzurri e siamo riusciti a ridurlo notevolmente. Siamo stati capaci di recuperare tantissimi punti. Il discorso scudetto non riguarda la Roma ma in primo luogo lInter che, se non si fermerà altre volte, sarà campione. Il compito di chi insegue è più difficile: non può sbagliare mai e ha sempre lobbligo di vincere. Ma noi ci siamo».
Ma la flessione nerazzurra fa sperare il brasiliano: «Gli impegni infrasettimanali incidono e tanto. Così anche lInter, nonostnate lorganico sia numericamente il migliore, rallenta e perde parecchi punti. Le gare nellultima fase della stagione sono le più complicate. Per tutti, anche per loro che sono partiti fortissimo.Bisogna saper approfittare delle loro pause. Insomma, dipenderà anche da noi».
Intanto archivia proprio la tentazione nerazzurra: «Nessuna distrazione per quella trattativa: anche in quel periodo ho continuato a lavorare come se niente fosse, sentendomi un giocatore della Roma.Qui sto bene, tutti i compagni mi hanno sempre aiutato, sin dal primo giorno».
Confida, per la volata, nel recupero di Toni e nel ritorno di Totti. «Con il primo mi trovo benissimo: è calciatore completo e importante, di grande qualità. Giocare con il capitano è semplicemente fantastico. Saranno utilissimi in questo finale di stagione».«Pensiamo a vincere a Livorno, trasferta molto delicata».
Juan, invece, è più realista. «Meglio non guardare lInter che fa un campionato a sè. Non dobbiamo fare una corsa sui nerazzurri, ma pensare solo a noi stessi». E ammette: «Evero, siamo un po stanchi. Ma è normale quando collezioni diciassette risultati utili di fila. E giocando il giovedì in Europa League, diventa naturale che le energie vengano meno. In più la Roma è una squadra composta da molti nazionali: quando hai una settimana per allenarti bene, molti di noi devono partire. I tanti impegni hannoquindi un peso per tutti».
Anche per lInter e nonostante il suo organico favoloso. Ecco perché «non considero persi i punti contro il Napoli e il Milan: basta rivedere attentamente le ultime due partite e rendersi conto che sono stati due pareggi preziosi». «Sono troppo lontano per dare un giudizio su Adriano» conclude Juan. Perché a sentire i dirigenti del Flamengo, il centravanti, spesso accostato alla Roma (anche ultimamente), «ha ancora problemi di alcolismo» e di conseguenza rischia di non andare al mondiale. Il club di Rio lo ha affidato al medico della Seleçao.