La penna degli Altri 09/03/2010 09:24
Il bello del calcio

adesso fino alla fine, quando tireremo le somme e vedremo chi è davanti e chi dietro. Ancora non lo sappiamo come andrà, ma una cosa è certa: già sappiamo che noi dobbiamo spingere fino alla fine. E per farlo abbiamo bisogno di tutto il pubblico di Roma, a maggior ragione in questo momento, quando la squadra sta rifiatando per aver spinto sullacceleratore anche troppo.
Ma cè unaltra cosa che mi preme. E il comportamento. Abbiamo visto una partita tra due squadre che sono da sempre grandi rivali. E cera il pubblico delle grandi occasioni, neanche un posto lbero sugli spalti. Bene, il comportamento dei romanisti è stato esemplare. Abbiamo dimostrato di essere tifosi responsabili. Accaniti, indistruttibili nella nostra convinzione, ma responsabili. Non so perché ma sento che sta cambiando qualcosa. E adesso che mi dicono che avremo la possibilità di andare a Livorno, sono convinto che sarà loccasione giusta per far capire a tutti che i romanisti possono andare ovunque. Dimostriamo ancora una volta nei fatti che il bello del calcio è in campo, ma anche sulle gradinate, dove la gente assapora quello che i calciatori offrono. Gli uni senza gli altri non sono niente. Tra laltro di Livorno ho un grande ricordo: proprio lì, in campo neutro, ho cominciato la carriera da stopper, tra la sorpresa di tutti, contro una Fiorentina nella quale debuttava tra i pali un certo Albertosi. Una bella partita che finì 0-0, ma tutti rimasero abbastanza contenti.
Ecco: io sono certo, per aver calcato un bel po di campi, che il bello sia proprio questo: una squadra che dà tutto, e il suo pubblico che fa lo stesso. Ma nei binari di un rapporto civile. Guai a dare ragione a chi vuole chiudere gli stadi. Facciamogli vedere di che pasta sono, anche in questo caso, i romanisti.