«È da quando sono arrivato che aspetto di giocare con lui, mi sa che ce l’hanno tirata...». Averlo saputo, Toni avrebbe chiesto un contratto super, perché da spalla si è ritrovato primattore, per sua fortuna sostenuto dall’estro di Vucinic, un genio rinchiuso in una spalla. «Con Mirko praticamente ho giocato una sola partita (con il Genoa, ndr) e grazie ai suoi assist ho fatto due gol— racconta Toni in uno store Lotto —. Lui non gioca 90’ allo stesso livello, ma le sue vampate fanno la differenza. È un genio».



Resto qui Ora questa coppia è in cartellone domenica al Picchi di Livorno, dove la Roma prevede un grande successo dopo i due pareggi che la hanno allontanata dall’Inter. Dal Livorno (0-1 all’Olimpico, punto bassissimo della gestione Ranieri) a Livorno è trascorso quasi un girone in cui la Roma ha fatto più punti di tutte (41, Milan 40, Inter 37), praticamente senza sfruttare mai Toni.

Il quale domenica si ripresenta titolare dopo quasi due mesi. Sarà la marcia in più della Roma nel finale di stagione? «Se voglio andare in Sudafrica qualche gol dovrò segnarlo», dice. Ieri tripletta contro la Primavera, il Livorno lo ha già siringato sette volte. Un bel viatico, come il fatto che arbitrerà Romeo, lo stesso che diresse quel Roma-Genoa. Dopo Livorno, Toni sogna una tournée trionfale: «Speriamo di segnare nel derby, arrivare tra le prime tre, vincere la coppa. E, soprattutto, spero che la Roma riscatti il mio cartellino. Atutti i costi». E Rosella paga...