William Gallas è così, c'è chi lo ama e chi lo detesta. In Premier League è tra i giocatori più fischiati dalle tifoserie av­versarie. Dall'estate 2007 persino som­merso di insulti ogni volta che ritorna allo Stamford Bridge. Dove è visto come un ingrato dopo le cinque stagioni con la maglia del Chelsea. A Londra lo aveva voluto Claudio Ranieri, strappandolo al Marsiglia nell'estate 2001. A dargli il benservito ci ha pensato Mourinho quando lo ha sacrificato nello scambio con Ashley Cole. Lui, Gallas, non ci ha pensato un attimo a voltare le spalle al­la sua ex società per abbracciare la filo­sofia di Wenger. Così fedele al manager francese, almeno agli inizi, da meritar­si la stagione successiva la fascia di ca­pitano. In seguito al deterioramento dei rapporti con alcuni compagni - Robin van Persie soprattutto - è stato lo stesso manager francese a degradarlo. E già la scorsa estate sembrava sul punto di partire. E' rimasto con la promessa di un nuovo contratto.

In questa stagione Wenger lo ha rego­larmente schierato tra i titolari. Fino a febbraio però, quando ha subito un infortunio ai flessori, il difensore france­se - centrale al fianco di Vermaelen - ha totalizzato 26 gare in Premier League e cinque in Champions. Una stagione più che positiva che aveva convinto Gallas di meritarsi un rinnovo pluriennale. Una richiesta inesaudibile secondo l'Ar­senal, che offre solo prolungamenti an­nuali agli over 30 (Gallas è del 1977). Da qui lo strappo, sempre più profondo, tra società e giocatore. Da settimane la trattativa è sospesa perchè i gunners ­sotto le precise indicazioni di Wenger che in passato ha perso anche Pires per lo stesso motivo - non sono disposti a fa­re un'eccezione. E Gallas pretende più garanzie per quello che potrebbe esse­re il suo ultimo contratto. Muro contro muro. Tra una settimana il francese tor­na a disposizione e ora che l'Arsenal si trova in rosa anche Sol Campbell sarà interessante scoprire chi tra i due siede­rà in panchina.