La penna degli Altri 10/03/2010 10:09

«Giovane e vincente è la Roma del futuro»

Un’emozione forte, anche per Bruno Conti, da sem­pre grande capo di un set­tore giovanile che sta vi­vendo un momento d’oro con tutte le squadre assolute protagoniste nella ri­spettiva categoria.

Conti, si dice sempre che per un setto­re giovanile è più importante costruire giocatori per la prima squadra che vin­cere. Però vincere fa sempre bene, no?

«Fa benissimo. Ho seguito la partita in televisione, ho sofferto e gioito, alla fine è stato fantastico vedere i nostri ragazzi esultare per la vittoria».

Il primo grazie per questa vittoria a chi va?

«Al tecnico, Andrea Stramaccioni, che con questi ragazzi sta facendo un lavoro straordinario. E’ un tecnico preparatis­simo, in passato ha già vin­to uno scudetto con gli Al­lievi. Ora sta costruendo un’altra squadra importan­te, puntando sull’agilità e velocità, piuttosto che sulla fisicità, del resto le caratte­ristiche dei nostri ragazzi sono più tecniche che fisi­che ».

Il secondo ringraziamento?

«A Ivano Stefanelli. Questa squadra de­gli Allievi l’ha costruita interamente lui, compresi i tre ragazzi che sono arrivati da fuori, Pigliacelli, Piscitella - che è an­dato a prendere all’Empoli - e Orchi, che vivono nel pensionato di Trigoria».

Gli altri ragazzi sono tutti di Roma?

« Sì. Questo è un gruppo che abbiamo costruito due anni fa, i ragazzi sono cre­sciuti nelle società a noi affiliate, noi gli abbiamo riconosciuto un premio di pre­parazione e li abbiamo portati a Trigo­ria. La vittoria in questo torneo è il giu­sto riconoscimento al lavoro che hanno fatto tutti insieme».

Che valore ha la romani­tà per il settore giovanile?

« E’ fondamentale per noi. E’ il senso d’apparte­nenza, l’identificazione che ti danno un valore aggiun­to. Ci teniamo tantissimo e proseguiremo su questa strada. Del resto è sempre stato così, basti pensare a due ragazzi che si chiamano e » .

Oltre agli Allievi, quest’anno tutto il settore giovanile sta vivendo un momen­to positivo.

«E’ vero, le cose stanno andando bene, abbiamo diversi ragazzi interessanti per il futuro, ma devono continuare a lavo­rare senza mai pensare di essere arriva­ti ».

Di questo gruppo degli Allievi c’è qual­cuno su cui poter puntare forte per la prima squadra?

«Piscitella è un ragazzo interessantissi­mo, ha qualità, in dribbling va via sem­pre, anche Verre, classe 1994, è un ra­gazzo che ha futuro, così come Caprari, uno che non molla mai. Ma tutti questi ragazzi hanno qualità. So­prattutto perché sono stati capaci di creare un gruppo unito, cioè hanno già capi­to che nel calcio vince la squadra, mai il singolo».

Tra i più grandi, nella Primavera, c’è già qualcuno che bussa alla prima squadra?

«Già c’è. Pettinari e Scardina hanno già esordito nel calcio professionistico, ma ci sono anche tanti altri nostri ragazzi che possono fare strada. Ma non dicia­moglielo ». Saremo muti come pesci.