La penna degli Altri 12/03/2010 10:22
Cosmi cerca un altro sgarbo alla Roma
Nella gara di andata si era appena seduto sulla panchina del Livorno e ha esordito con una vittoria allOlimpico, 0-1 grazie al gol dellex di Tavano, unica macchia nelle partite casalinghe di Ranieri. «Siamo stati bravi e fortunati - racconta Serse - a ottenere una vittoria figlia di una buona prestazione ma anche di situazioni che non abbiamo più ritrovato nelle partite successive». Quanto pesano quei tre punti... Da allora Ranieri le ha vinte tutte in casa fino al pari di sabato scorso con il Milan.
Mai fidarsi di Serse. Con il Perugia, il suo trampolino di lancio in serie A, Cosmi ha tolto alla Roma quattro punti nella stagione 2000/01 conclusa con il terzo scudetto. Un noioso 0-0 nellandata al «Curi», pareggio 2-2 soffertissimo allOlimpico, con tanto di «papera» di Antonioli e sfogo di Totti contro la curva Sud per stoppare la contestazione al portiere. Poi, sempre alla guida degli umbri, il tecnico perugino ha pareggiato altre due volte (una allOlimpico, ancora 2-2) e vinto due.
Un trend positivo confermato non appena è diventato allenatore dellUdinese: battuti i giallorossi in trasferta alla seconda giornata del campionato 2005/06 (0-1, gol di Muntari) nel giorno dellesordio di Spalletti davanti al pubblico romanista. Lultimo sgarbo lha confezionato grazie a Tavano. Allandata non cera Totti che sarà il grande assente anche domenica prossima su un campo dove la Roma non vince dal 2005.
Cosmi ha una sorta di venerazione per il capitano. Racconta di essere rimasto folgorato durante il derby del 1994, quello in cui un giovanissimo Totti si procurò un rigore poi sbagliato da Giannini: Serse era corso in curva Sud dopo aver guidato nel pomeriggio la Pontevecchio a Civita Castellana e a fine partita giurò agli amici che la Roma aveva trovato un campione. «Sarà il Rivera del 2000, forse di più».
Totti ha ricambiato i complimenti cinque anni dopo: gli spedì una maglietta autografata a casa. E il figlio non voleva più togliersela di dosso. Cosmi è stato a un passo dalla Roma nella stagione dei quattro allenatori a Trigoria. Adesso, passata la bufera con Spinelli, deve pensare alla salvezza del Livorno. «Ci aspetta una partita difficile - dice il tecnico - per ottenere un risultato positivo dobbiamo fare uno sforzo doppio rispetto allandata». I romanisti sono avvisati. Ma sono pronti a perdonarlo se riuscirà a salvarsi dalla B ai danni della Lazio. Ricordando quel «forza Roma» gridato verso i tifosi biancocelesti allOlimpico.