La penna degli Altri 30/03/2010 11:05

Burdisso, Pizarro e la furia degli ex che spaventa i campioni d’Italia

Già, perché quando giochi contro la squadra di Moratti, chissà perché, se in passato hai vestito la maglia interista dai qualcosa in più. Combatti. Sbavi. E alla fine vinci e l’esempio dei due giallorossi è fin troppo chiaro ed è solo l’ultimo della serie. Burdisso, il tenero Burdisso che negli anni milanesi mollò la squadra per stare vicino alla figlia malata di leucemia (applausi a Moratti che rifiutò la rescissione del contratto, aspettandolo per una stagione a stipendio pieno), era titolare e pure un discreto difensore. Non certo, però, ilmuro che abbiamo ammirato la scorsa notte magica, contro il quale è regolarmente rimbalzato Eto’o. E che dire di Pizarro, la trottola che corre da una parte all’altra del campo con il pallone appiccicato ai piedi? Buonregista in nerazzurro (24 gare euna rete, campionato 2005-2006), ma sicuramente non l’extraterrestre che ha fatto girare la testa - e le palle - ai confusi centrocampisti interisti. Eppure è così , attenti agli ex. Anche la storia lo racconta e non c’è bisogno di andare in biblioteca a cercare stravaganti precedenti. Basta - ahivoi nerazzurri - tornare allo storico 5 maggio 2002, Olimpico, Lazio-Inter 4-2 e ciao ciao scudetto che sembrava solo da festeggiare. Di là, inteso come dall’altra parta, sono scesi in campo quattro simpatiche vecchie conoscenze: Pablo Simeone (gol), Angelo Peruzzi, Ciccio Colonnese e Dino Baggio. E la partita, ultima di campionato, sappiamo tutti come è andata, tricolore alla , insulti di Materazzi e lacrime di dentone Ronaldo.

Ora, invece, torniamo al presente e ricapitoliamo. L’Inter che ha perso 11 punti su 12 partite nei confronti della Roma, sembra un po’ cotta e preoccupata. Preoccupata dalla , cotta dai troppi impegni. La Roma che va a mille e si diverte, invece, è una squadra felice e brillante. Brillante perché pensa solo al campionato, felice perché si rende conto che ora può davvero sognare lo scudetto. In tutto questo metteteci il vecchio e zoppo Milan, che c’è e non c’è, ma che comunque resta aggrappato a tre punti dai cugini. Bene, il risultato è che l’Inter rischia grosso e se diamo una sbirciata al futuro possiamo anche identificare senza fatica le gare del possibile crack. Quelle con qualche ex dall’altra parte, per intenderci. Allora occhio a -Inter dell’11 aprile: Frey in porta, Cristiano Zanetti in mezzo e Mutu in tribuna. Attenzione a Inter- del 18 aprile: Fabio Cannavaro e Fabio Grosso. Molta premura in Lazio-Inter del 2 maggio (scherzi del calendario, quasi otto anni esatti...): Cruz e Dabo. Da non sottovalutare, infine, InterChievo del 9 maggio: un solo ex, ma che vale doppio. Luciano ex Eriberto. Superati indenni questi ostacoli, amici interisti, potrete festeggiare meritatamente a braccia alzate. E fanculo i riti scaramantici.