La penna degli Altri 24/03/2010 09:56
"A Roma si parla solo di scudetto ma io volo basso"
Equilibrismi Entusiasmo tornato travolgente. Ranieri di nuovo pompiere. Giusto così. "Dopo Livorno dovevamo dire addio a tutti i sogni di gloria, ora invece siamo di nuovo in corsa. Siete tornati a fare le tabelle, tutto il mondo le fa: "Questa è fatta, questa è vinta, qui si perde, anzi non si perde mai, nale che va si pareggia..." Noi cercheremo di accontentare i nostri tifosi, ma dobbiamo restare con i piedi per terra, avere sempre il gisto equilibrio, senza deprimerci nè esaltarci troppo - ribadisce - . Sognare è normale, ma non ci dobbiamo prendere in giro: l'Inter è più forte e resta la favorita. Subito dopo c'è il Milan. Loro stanno meglio di noi. Lo dice la classifica. Il resto sono chiacchiere".
Confronti Chiacchierando chiacchierando, però, ci si imbatte nei numeri del Ranieri, mai così vicino a uno scudetto nella sua carriera. Loro per primi autorizzano a sognare. Sono diversi. Primo: 19 risultati utili consecutivi, 13 vittorie e 6 pareggi, in questo momento nessun'altra big europea vanta una striscia simile, nemmeno il Barcellona che cominciò la stagione con 21 risultati utili di fila. Secondo: Ranieri ha totalizzato 56 punti, gli stessi di Mourinho e Leonardo se il campionato fosse cominciato dalla terza giornata, quando ha rilevato la squadra da Spalletti. Terzo: la Roma di oggi ha 10 punti in più di quella di un anno fa. Quarto: la Juve di oggi ne ha 17 (!) meno del 2009, quando sulla panchina bianconera sedeva ancora saldamente Ranieri.
Correndo, correndo E dire che molto spesso è stato un allenatore dimezzato: questa Roma non l'ha costruita lui, a parte Toni tutti gli altri se li è trovati, e di molti ne ha fatto a meno, Totti in primis. A proposito, tanto per restare con i piedi per terra, "non so se Francesco sarà pronto per l'Inter - dice perplesso Ranieri -: ora si sta allenando con il gruppo perchè il lavoro di rifinitura è blando, ma è stato fermo parecchi giorni". Certo, "di lui e degli altri pezzi da novanta abbiamo bisogno - aggiunge -, possono aumentare tantissimo la qualità della Roma". Perciò, pare, anche stasera a Bologna squadra col tridente sette-bellezze: Menez-Toni-Vucinic. "L'importante è che corrano tutti come hanno fatto contro l'Udinese". E guardino avanti per non cadere. "Qualche mese fa, quando eravamo vicini alla zona retrocessione, ci siamo guardati indietro. Ma abbiamo smesso subito. E guardate dove siamo arrivati". Continua...