La penna degli Altri 08/02/2010 09:23

Vucinic gol

Un gol che vale il secon­do posto in solitario con due punti di vantaggio sul Milan che deve recu­perare una partita pro­prio qui a Firenze. Un gol che non dilata la di­stanza dall’Inter che, per carità, è in fuga solitaria ma con una Roma sarà bene che Special One di­ca ai suo di non dormire tra due guan­ciali. Perché l’uomo del Montenegro ha capito che il gioco si fa duro e lui non ha nessuna intenzione di tirarsi indietro: «Sono strafelice. Prima di tutto per la nostra vittoria che ci consente di fare un ulteriore balzo in avanti in classifica. E poi, sì, anche per il fatto di aver segna­to il gol che ha deciso la partita. Quel pallone mi è arrivato giusto giusto sul petto, l’ho messo giù e poi ho solo pensato a prende­re la porta. Qui a Firenze non poteva andare me­glio di così. Anche perché abbiamo battuto una grande , una squadra che ci ha messo in difficoltà. La Roma è stata brava a soffrire, con Ra­nieri abbiamo acquisito questa capaci­tà alla sofferenza, avendo metabolizza­to la convinzione di poter vincere sem­pre e comunque le partite, anche negli ultimi minuti. Non è un caso, è la forza di una Roma che è una grande squadra. Perché soltanto una grande squadra sa­rebbe stata capace di venire fuori in que­sta maniera dopo quel disatroso inizio di campionato» .

Una Roma che è tornata a far sognare i tifosi. Una Roma che ha recuperato quasi tutti i suoi giocatori ai massimi li­velli. Una Roma che ora anche ad Appia­no Gentile dovranno cominciare a pren­dere in seria considerazione. Una Roma che ha nell’uomo del Montenegro, un va­lore aggiunto: «Fanno piacere i compli­menti, ci mancherebbe, li accetto e li ac­cettiamo, ma se noi vogliamo continua­re a vincere dobbiamo continuare a ri­manere con i piedi per terra Se lo fare­mo, ci divertiremo» .



A divertirsi, intanto, ci stava pensando , in un dopo partita af­frontato con uno zuccotto viola in testa e con un sorriso che diceva tutto: «Ero af­faticato, avevo giocato novanta minuti giovedì scorso, Ranieri ha preferito ge­stirmi. Non c’è nessun problema fisico. Qui a Firenze abbiamo ottenuto una grande vittoria, bella come quella di To­rino, perché pure qui non è che ci voglio­no tanto bene, al sottoscritto in partico­lare. Dove possiamo arrivare? La classi­fica parla chiaro, questa è una Roma che non ha paura di nessuno, l’impor­tante però sarà continuare a giocare una partita per volta. E tornare ad avere la rosa al completo perché ci attendono an­cora tante partite da giocare e ci sarà bisogno di tutti».