Francesco, dopo la paura di mercoledì, con corsa e visita tranquillizzante a Villa Stuart, ieri era di umore completamente opposto: non è andato in campo, ha lavorato in piscina e in palestra, ha fatto fisioterapia per la tendinite al ginocchio (non ci sono le condizioni per altri interventi, di alcun tipo) ma appariva molto sereno.E smanioso di non saltare la partita contro il Palermo.

Oggi, questo è certo, proverà a forzare un pochino, tanto per capire che aria tira. Poi parlerà con Ranieri e insieme decideranno le mosse del week-end. A giudicare dal recente comportamento di Ranieri, sempre attento a non rischiare nulla e nessuno, le probabilità che Totti possa esser convocato non sono molte. Però nessuno, ieri a Trigoria, dava per scontata l’assenza del capitano.

Segno che la partita, importante assai per la classifica, potrebbe far cambiare idee e abitudini. In casa Roma, ad esempio, conta - al momento - più la partita con il Palermo che quella di Europa League in casa del Panathinaikos, e questo spinge a pensare che domani sera potrebbe esser fatto tutto il possibile e anche l’impossibile per conquistare i tre punti. E tra le cose impossibili c’è anche la convocazione di Totti. Che, lo ripetiamo, vorrebbe esserci. L’ultima parola, insomma, passa a Ranieri che si trova di fronte anche al dubbio Mexes-Burdisso al fianco di Juan. Il francese a Firenze è andato molto bene, ma l’argentino era fuori causa solo per squalifica. E prima di Firenze il titolare,