La penna degli Altri 17/02/2010 11:23

Toni: "Roma, torno prestissimo"



In attesa di tornare a far vedere il suo tipico gesto dopo un gol, ieri Toni ha voluto ufficializzare il suo pensie­ro del momento. Lo ha fatto con una breve dichiarazione rilasciata attra­verso il suo sito ( lucatoni. com), in cui, oltre ad applaudire i suoi compagni per i risultati che stanno ottenendo, se non dà proprio un appuntamento, poco ci manca: « Volevo fare tanti complimenti ai miei compagni di squadra per le ultime partite giocate. Anche nell’ultimo match contro il Pa­lermo hanno saputo dare il loro me­glio. Il mio recupero procede bene, ho ripreso a correre e presto tornerò in campo, anzi… prestissimo! » .

E quel prestissimo, dipendesse soltanto dal giocatore, sarebbe già domenica prossima, all’Olimpico contro il ­nia, anche se appare una previsione perlomeno ottimistica, soprattutto in considerazione dell’accertata pruden­za di Claudio e anche del fatto che sta recuperando da una lesione al polpac­cio, muscolo con il quale è sempre meglio andare con i piedi di piombo.



Di sicuro stamattina ci sarà una tappa, l’ultima, decisiva per definire nel dettaglio i tempi del recupero del giocatore, bloccatosi a Torino il ven­titrè gennaio scorso, due minuti dopo il fischio d’inizio della sfida contro la .
Toni infatti si sottoporrà al­l’ultima ecografia di controllo, quella che dovrebbe dargli il definitivo se­maforo verde a forzare i carichi in al­lenamento. A quel punto partirebbe l’ultima fase del recupero che potreb­be portarlo a far parte della lista dei convocati per la sfida di ritorno con­tro il Panathinaikos, in programma giovedì venticinque febbraio al­l’Olimpico, in pratica tra otto giorni.

Toccherà a Ranieri, dopo aver parla­to con lo staff medico e i suoi collabo­ratori, decidere. Di sicuro Toni non vede l’ora di tornare. Ha voluto la ma­glia della Roma più di qualunque al­tra, anche perché era quella che pote­va garantirgli un maggior numero di presenze in campo. Quelle che gli mancano, insieme ai gol, per provare a convincere in extremis anche Mar­cello Lippi, del resto il centravanti campione del mondo lui, se confer­masse di essere tornato ai suoi livel­li, perché non ridargli fiducia?