La penna degli Altri 25/02/2010 10:02

«Sogno la coppa a Roma dopo 50 anni»

L’Europa League da af­frontare con la migliore for­mazione. Niente turn- over, per inseguire un sogno: «Mi piacerebbe portare un trofeo a Roma dopo cinquanta an­ni. Allora si chiamava Cop­pa delle Fiere. Ma non sarà facile, ce ne accorgeremo con i greci» .



L’Inter, con tutti i suoi problemi, invece non è alla portata della Roma, secondo Ranieri: « Vinciamo vincia­mo ma siamo sempre lonta­ni. L’Inter questo scudetto può solo perderlo. Vincere lo scudetto sarebbe un sogno bellissimo, ma non ci pen­siamo. L’Inter è di un altro pianeta. Sono sempre convinto che solo loro possono per­derlo e noi vogliamo assicurarci uno dei primi tre posti per evitare i preliminari di . E’ importantissimo ar­rivare tra le prime tre».



Rispetto all’Inter la Roma è cambiata dal punto di vista disciplinare. Nella passata stagione sembrava una squadra isterica. Ranieri l’ha cambiata anche in questo:

«Non posso parlare degli altri, ma so che ho un ottimo spogliatoio. Quello che chiedo è che non si disperdano energie nervose, a volte capita anche a noi di uscire dal semi­nato, ma subito rientriamo nella normali­tà ».

All’assalto dei greci ancora senza e Toni. Il capitano tornerà solo a marzo inol­trato:

«Non credo che si sia sbagliata la cu­ra che sta facendo, nè che si sia perso tem­po. Stiamo parlando di un giocatore che avuto più di un infortunio su quel ginoc­chio, il professor Mariani, lo specialista che lo conosce meglio, ci dà i tempi e noi dob­biamo rispettarli » . Per fortuna in questo periodo i gol li assicura Vucinic: «Tutti de­vono essere decisivi, anche quelli che gio­cano solo tre partite. Tutti fanno parte del progetto. Vucinic sta molto bene, i meriti sono suoi. All’inizio lo facevo giocare an­che quando non era in piena forma perchè era reduce da infortuni al ginocchio, ha avuto bisogno di tempo, ma ha lavorato so­do e sta raccogliendo i frutti del suo lavo­ro ».



La Roma fa sognare, ma l’Olimpico ancora non si riempie. Stasera, però arri­veranno in quarantamila:

« Mi sono chiesto i motivi e non riesco a trovare un per­chè. Mi auguro che con i gre­ci i tifosi ci possano dare una grossa mano. Se riusci­remo a riempirlo è segno che siamo sulla strada giu­sta ».

Stasera torna Mexes, ma è difficile rinunciare al Juan degli ultimi mesi. Ranieri sorride e fa un riferimento cinematografico: «Io lo chia­mo Benjamin Button, perchè quando sono arrivato sembrava che aves­se 40 anni e ora invece ne dimostra 25. Ve­dremo se giocherà, non mi sembra stanco».

E’ concentrato sul “dentro o fuori” di sta­sera, ma incalzato dalle domande, torna a parlare di Mourinho: «Lui ha questa quali­tà, sa caricare la squadra, la fa sentire con­tro tutti, che è sola. I giocatori lo seguono. Poi però si rivedono le partita e capiscono che hanno sbagliato. Tagliavento è stato bravissimo, è stato il migliore in campo. Ma senza fare polemica dico pure che il fallo di Milito su Palombo era grave, così come il contatto di Eto’o con l’arbitro. Credo co­munque che l’arbitro sia riuscito a restare di ghiaccio, ha fatto una grandissima pre­stazione ».