La penna degli Altri 09/02/2010 10:12

Senza questi gol il prolungamento non può attendere

punti importantissimi il merito è soprattutto il suo, che ha inchiodato il risultato sullo zero a zero con quattro parate decisive prima del gol di Vucinic. «Due su tutte - ha spiegato Julio Sergio a fine gara nella zona

mista del Franchi - quella su Gilardino all’inizio del secondo tempo e una su Pasqual, sempre nella ripresa. Questa è stata la più difficile perchè la palla ha cambiato direzione».

Parate che hanno portato punti pesanti, che a fine stagione possono fare la differenza. Erano anni che la Roma non aveva un capace di garantire, da solo, un plusvalore di punti: ora ce l’ha. E per rendersene conto basta andare a vedere un po’ di numeri. Nella gestione-Ranieri, ad esempio, con Julio Sergio in porta sono arrivati in campionato 38 punti dei 44 totali. Le uniche volte che la squadra giallorossa ha vinto con un diverso (Doni) è stato il primo novembre contro il all’Olimpico e il 9 gennaio contro il Chievo. Partito come ultimo dei portieri, alle spalle addirittura di Artur e di , ha saputo conquistarsi la fiducia di Ranieri e di tutti i tifosi giallorossi oltre che dei suoi compagni, che ormai si fidano ciecamente di lui. «Questo è un gruppo bellissimo. Ho fatto un salto importante, dalla tribuna ad essere titolare e mi sono immediatamente guadagnato il rispetto di tutti i miei compagni, per me è stato fondamentale. Mi sembra di sognare».

Alcune prestazioni, come quella di Firenze, ma anche quella di Milano con l’Inter e nel derby, sono state letteralmente da incorniciare. E lui si sta prendendo tutte quelle rivincite che ha sognato in tre anni e mezzo passati tra la panchina e la tribuna. E a chi gli chiede se punta alla Seleçao, risponde con tutta la tranquillità del mondo. «A queste cose non penso. Io mi ricordo sempre tutti i mesi che sono stato in tribuna ed ora sono felice di vivere una giornata così. In questo momento avverto che l’emozione dei tifosi quando ti incontrano per strada è travolgente. Ma sappiamo che le cose possono cambiare molto rapidamente, e per questo dobbiamo continuare a lavorare sodo». E continuando a lavorare sodo dovrebbe presto arrivare il rinnovo del contratto. Il suo procuratore, Alessandro Lucci, entro la fine della settimana dovrebbe incontrare il ds giallorosso Pradè per cominciare a parlare del suo rinnovo (e di quello di Taddei). Da Trigoria trapela ottimismo, nonostante squadre come Sampdoria e si siano fatte sotto con insistenza, così come da parte del giocatore, che ha una gran voglia di godersi il suo momento nella capitale. «Mio figlio è nato qui - conclude Julio Sergio - e sono felice. Se vado bene qui, il resto arriverà». E il resto, nel suo caso, potrebbero essere il rinnovo del contratto e la convocazione nella Seleçao.