La penna degli Altri 04/02/2010 09:37

«Schiererò la formazione migliore. Alla Fiorentina penseremo dopo»

Si preoccupa di tenere al­ta la concentrazione della squadra:

«Sono romano, so che se ci si ada­gia... Fa parte del mio carattere, il mio modo di condurre la squadra, avvertirla sulle difficoltà che si in­contrano. Restiamo con i piedi per terra. Il Milan stava benissimo, in una settimana ha perso due partite ed è fuori dalla Coppa Italia. Questo è anche il bello del calcio italiano, non c’è niente di scontato. Non vo­glio illudere i tifosi. Ci vuole lavoro, lavoro, lavoro».

Per adesso non pensa alla finale:

«A me piace tanto fare risultato con­tro l’Udinese, più in là non riesco a pensare. Per la stella sul petto c’è tempo, non ne abbiamo mai parla­to. L’Udinese si gioca grandi chance per entrare in Europa. Non si riesce a capire come mai stia così in bas­so in classifica, ha grandissimi gio­catori, che si stanno ritrovando. Con il Milan potevano vincere tre o quattro a zero, anche a Catania po­teva essere lo stesso. Creano molto gioco e molte palle gol, faranno di tutto per segnare al­l’Olimpico ».



Poco turn over. Stasera manderà in campo la Roma ve­ra:

«Penso prima al­la Coppa Italia, è un traguardo prezioso, non risparmio nessuno. Voglio il massimo da questa partita, la Fio­rentina viene dopo. Preferisco vin­cere e poi penserò alla partita suc­cessiva. Devo mettere la migliore formazione».

La Roma vola. Adesso deve aiutare i giocatori a mantene­re la pressione: « Ricordiamoci la crisi, dove stavamo un girone fa. Dopo la sconfitta con l’Udinese in campionato siamo venuti in ritiro, se si ricordano questo sarà più faci­le mantenere equilibrio».



Il mercato si è chiuso ed è rimasto Cicinho, Ranieri spera di rilanciare anche lui: «Me lo auguro. Una delle qualità di un allenatore è mantene­re alto il valore della rosa. In gene­rale però preferisco giocatori forti fisicamente sul piano difensivo».

 IL FUTURO

«Qui sto bene, ho scoperto una magia che non conoscevo. Vorrei godermela»

ROMA - Alla Roma lo danno per scon­tato. La conferma di Ranieri è sicura e a fine stagione Rosella Sensi gli pro­porrà il prolungamento del contratto. Ieri il tecnico si è mostrato molto lu­singato da questa ipotesi, sgombran­do il campo da qualsiasi dubbio ri­guardante una chiamata della Nazio­nale. Ranieri sta bene alla Roma e vuole proseguire il rapporto il più a lungo possibile. Sa che tutto dipende dai risultati, ma non ha altre idee in testa: «Mi fa piacere che ci stiamo risolle­vando in campionato. Che i tifosi riempiano l’Olimpico. Che in mezz’ora sono stati polverizzati i 2.500 biglietti per Firenze. Tutto questo mi fa piacere. E’ il coronamento di un lavo­ro di cinque mesi. Ma bisogna dare continuità. L’ho detto ai ragazzi: stia­mo facendo bene, ma non abbiamo fatto ancora nulla. Se la società vuole prolungare il contratto sono contentis­simo. L’ho detto tante volte, io qui sto bene. Non mi va neppure di ripeterlo. E’ una cosa scontata».

La Roma gli dà una carica in più. Una sensazione che è difficile spiega­re:

«C’è qualcosa di invisibile che ti spinge a dare di più. E’ come un gioca­tore quando si trova bene, è stimolato a dare il massimo, a chiedere di più a se stesso. Già lo ero prima, ma ora sto scoprendo cosa significa veramente. Da giocatore non avevo avuto la fortu­na di saperlo. Ho fatto solo sei partite con la prima squadra. Non me la sono goduta. Adesso me la vorrei godere».

Gli piacerebbe vincere con la Roma. Sa che non sarà facile, ma ci proverà con tutte le sue forze: «Dipende da co­me sapremo migliorarci. Da piccole cose. Non possiamo spendere dieci milioni per prendere un giocatore, noi dobbiamo andare a prendere giocatori che siano più forti di quelli che abbiamo e ci vogliono svariati milioni».

Il gap con l’Inter esiste, ma Ranieri non si rassegna: «La mia ossessione è vincere. Come realtà non possiamo arrivare a competere con l’Inter, siamo su un al­tro livello. Loro spendono molti milio­ni noi no e allora dobbiamo essere più svegli, più intelligenti e anticipare cer­te mosse. Cercare nella cura di mille particolari di essere competitivi. Dopo aver speso tanto, Moratti si gode le spese che ha fatto e se lo merita an­che ».

E’ soddisfatto del mercato appe­na concluso: «Tutte le operazioni han­no avuto il mio avallo tecnico-tattico. La società ha portato a casa Toni, a me va benissimo. Su Motta ho detto la mia. Ho preferito che restasse» . Il di­rettore sportivo Pradè ha dato il voto otto al mercato della Roma. Ranieri sorridendo si allinea: «Otto anch’io, come lui».