La penna degli Altri 16/02/2010 09:30
Roma, due anni fa eri a -9
IL PRECEDENTE - E cè un ricordo a incoraggiare la Roma. Nel 2007/ 08, campionato dellultimo duello con lInter, a questo punto della stagione il ritardo era superiore: 9 punti. E restò lo stesso anche una settimana dopo, quando si giocò lo scontro diretto (quello dell «aiutone» che denunciò Totti) a San Siro. L 1- 1 di Javier Zanetti sembrò chiudere la questione. Invece la Roma riuscì a rimanere in corsa fino alla fine, anzi fino allintervallo dellultima giornata, prima che Ibrahimovic decidesse di vincere lo scudetto da solo, a Parma, sotto la pioggia. Allora lInter chiuse con 3 punti di vantaggio, perdendone quindi 6 nelle ultime quattordici giornate, ma in realtà il gap tra le due squadre era inferiore: a Catania, negli ultimi minuti, la Roma si lasciò un po andare facendosi raggiungere sull1-1, altrimenti avrebbe concluso il campionato a -1.
SCONTRO DIRETTO - Ranieri ha ragione: lInter è di un altro pianeta. Sperare nel sorpasso a una squadra molto forte e molto viva, come si è visto domenica a Napoli, è quasi fantascientifico, anche se la Roma ha uno scontro diretto da giocare ( in casa stavolta). Ma la logica dellinseguimento è uno stimolo importante per rafforzare le posizioni acquisite, che portano in Champions League senza passare per i preliminari. E poi il calcio italiano, in tempi piuttosto recenti, ha visto riaprire campionati che sembravano sigillati. Nel 1998/99 il Milan era a 8 dalla Lazio capolista alla ventisettesima giornata. Vinse lo scudetto. Lanno dopo la stessa Lazio era addirittura a -7 dalla Juventus alla trentesima giornata. Vinse lo scudetto. Per non parlare dellincredibile arrivo in volata del 5 maggio 2002, punto più basso dellInter di Massimo Moratti: la Juve era a -7, ancora -7 quindi, alla tappa numero 29, con lInter e la Roma davanti. Vinse lo scudetto.
IL FLUIDO - Alla Roma, che ha anche il Milan potenzialmente secondo da tenere a bada, non manca quindi il tempo per risalire. Semmai unaltra considerazione storica consiglia prudenza: nessuna squadra italiana ha vinto il campionato dopo aver perso le prime due partite. Cosa accaduta alla Roma. Ma cera Spalletti e non Ranieri. Magari il cambio di allenatore, e di fluido, ha pure il potere di cambiare la storia.