La penna degli Altri 28/02/2010 08:56
Riise boom Gol da bomber vero. Il norvegese a caccia di record con la Roma
Nela, a quota 19, comanda la classifica. Poi Candela con 15 e Aldair con 14. Poi, lui. Riise. «Non mollo mai» Thunderbolt, «folgore», come è soprannominato, si presentò così il giorno dello sbarco a Roma, il 19 giugno 2008: «Sono uno che non molla mai. Mi piace il gioco maschio, corro molto e faccio tutto per la squadra». Quattro frasi per farsi volere subito bene ed entrare nel solco tracciato dal terzino sinistro allora si diceva così forse più amato della storia romanista: Sebino Nela. Un altro come lui, soprannominato « Hulk » , uno che non mollava mai e giocava bene spesso, costretto a fermarsi solo quando in un Roma-Sampdoria si ruppe un ginocchio.
Quellinfortunio costrinse Nela a restare fuori un anno. Antonello Venditti gli dedicò la canzone Correndo correndo. Riise è su quella strada. È un combattente. È potente. Non ha forse le stesse doti di Nela, ma vede di più la porta. Quanto segna Ha segnato 69 gol: 5 nellAlesund (il club norvegese dove cominciò a giocare), 5 nel Monaco, 30 nel Liverpool, 9 nella Roma, 20 nelle nazionali, dallUnder 15 a quella maggiore. In Italia, solo Giacinto Facchetti fece meglio, 75 reti, chiudendo però la carriera a 36 anni.
Nella caccia ai record di Riise, basta un gol per eguagliare quello delle reti segnate in una sola annata, 8, stabilito con il Liverpool, stagioni 2001-2002 e 2004-2005. John è a quota 7: 4 in campionato e 3 in Europa League. Mancano 13 gare e la semifinale di ritorno di Coppa Italia ad Udine per chiudere il 2009-2010: diciamo che ci sono buone possibilità che Riise possa farcela. Olè, olé, Riise Il «gialloroscio», soprannome dellultima ora di una tifoseria che stravede per questo ragazzo silenzioso, venerdì ha detto: «Non dobbiamoperdere fiducia. Siamo fuori dallEuropa e dispiace per come si siamo fatti eliminare, ma in campionato siamo ancora vicini allInter. Certo, lo scudetto dipende da loro, manoi dobbiamo pensare a fare più punti possibile». Riise gioca, segna e guadagna consensi. «Olè, olè, olè, Riise, Riise», urlava lo stadio laltra sera. Quando ti dedicano un coro così, sei già dentro la storia della Roma.