La penna degli Altri 09/02/2010 08:57

Ranieri sa solo vincere e la Sensi lo blinda

Adesso si può sognare una rincorsa-scudetto come quella che portò i giallorossi a sfiorare il trionfo all'ultima giornata due stagioni fa? Il calendario direbbe di sì: mancano quindici partite e lo scontro diretto con l'Inter si giocherà all'Olimpico come le prossime due partite della Roma. Ma la marcia dell'indistruttibile corazzata di Mourinho fa pensare l'estatto contrario. La parte felice della à si interroga, a dire il verso senza troppa convinzione.

Ranieri è riuscito anche in questo: continua a vincere ma vieta qualsiasi discorso che comprenda la parola scudetto e ha convinto una piazza solitamente abituata a volare di fantasia. «L'Inter è di un altro pianeta, noi dobbiamo arrivare tra le prime tre» ha detto a Firenze il tecnico con il consueto pragmatismo che lo contraddistingue in campo e fuori. Il low-profile imposto a giocatori e ambiente è chiaro: guardiamo a chi ci insegue, semmai. Ed è un bel vedere. Il Milan ha due punti in meno (e una partita da recuperare), il quarto ne ha sei, la addirittura nove senza considerare Palermo e Sampdoria come avversarie «reali» per un posto in . Ma Ranieri non si fida. Oggi alla ripresa degli allenamenti dirà alla squadra che la partita con la non gli è piaciuta e cercherà di tenere la tensione altissima.

«Un martello» lo hanno definito e altri giocatori. Il lavoro del tecnico è stato soprattutto sulla testa dei giocatori. Ora dovrà pensare anche alle gambe: al «Franchi» evidenti segnali di stanchezza in qualche elemento cardine della sua «Roma». Aspettando Toni, il resto della rosa è a disposizione e le forze verranno dosate nei prossimi impegni ravvicinati. Ranieri non guarda all'Inter e al tempo stesso non vuole mollare niente, compresa l'Europa League. La società lo appoggia ed è pronta ad offrirgli un rinnovo di contratto - quello attuale scade nel 2011 - per spazzare via le tentazioni «azzurre». «Non sta scritto da nessuna parte che nello sport chi spende di più, alla fine vince - ha aggiunto ieri Montali - lo scudetto lo possiamo vincere nel giro di due-tre anni». Sognare di riuscirci prima non costa niente.