La penna degli Altri 28/02/2010 09:20

Ranieri: «Quale crisi? Per il pareggio non firmo»



NIENTE FIRME Proprio per questo Ranieri non firma per un pareggio né per la sfida col né per quella di sabato contro il Milan. «Io non firmo mai per nulla, a me piace giocarmela. Poi se perdo, pazienza, farò i complimenti all’avversario, ma primadelle partite sottoscriverei solo una vittoria sicura o il raggiungimento di uno scopo».

CUORE DA EX Insomma, la voglia di dare dispiaceri a una à a cui pure è rimasto affezionato, in fondo c’è tutta. «A ho avuto un’esperienza bellissima. Era il primo anno dopo Maradona e, dopo il periodo fantastico vissuto a Cagliari, è stato un anno emezzo bello e formativo per me». Inutile dire, però, che oggi non è il giorno adatto per le nostalgie. La Roma vuole riprendere a correre, perché il paradiso, in fondo, non è poi così lontano. no al fischio d’inizio, passa a Claudio Ranieri, che dopo l’eliminazione dalla Europa League avrebbe voluto meno problemi di formazione. L’allenatore sa bene che a Roma i trionfi, come le cadute, si dimenticano in fretta. Lui (con Mazzarri), in pochi mesi ha scalato la classifica, ridando ambizioni a una piazza depressa? Tutto vero, ma adesso non conta più. Bisogna decidere. E non è facile. A testa alta «Non mi pare che si possa imputare a Doni la sconfitta contro il Panathinaikos — spiega l’allenatore —, ma Julio Sergio è convocato e quindi potrebbe giocare. Ha lavorato bene, però mi piace parlare con i medici e con il giocatore prima di prendere una decisione».

E ieri sera c’è stata una chiacchierata che ha lasciato tutto in bilico fino ad oggi. Intanto, però, Ranieri guarda avanti. «In Europa c’è stato il primo vero passo falso. È stato un incidente di percorso. Sono amareggiato come i giocatori e come il popolo romanista, ma ora voltiamo pagina".