La penna degli Altri 28/02/2010 11:13

Ranieri:" Non firmo per un pari"



Ranieri sa come è facile a Roma passare dall'entusiasmo alla depressione, che bisogna evi­tare certi errori, certe peri­colose amnesie, per que­sto sa che va evitata a tutti i costi un'altra battuta d'arresto a , una trasferta che teme parecchio.  Lo ha detto senza alzare la voce a un gruppo al quale finora deve soprattutto dire grazie.

 Ma per ripartire ri­pensa agli errori di giovedì: « Credo che dobbiamo essere lucidi nell’analizzare le partite. Ci sono stati dieci minuti di sban­damento e di follia che non ci devono por­tare fuori strada. Sono amareggiato, delu­so, come tutto il popolo romanista. Voleva­mo andare avanti, non avremmo voluto ri­nunciare a niente. Nella mia carriera non mi è mai piaciuto fare delle scelte, conside­rare meno importante un traguardo. Io me la voglio giocare sempre».

Con i giocatori ha insistito sull’importan­za di gestire le partite: «Il rigore non è ar­rivato in una situazione di pericolo. Co­munque dopo il pareggio avevamo tutto il tempo per riportarci in vantaggio. In­vece questa voglia di far be­ne non ci ha fatto essere lu­cidi. Pizarro c’era ad Atene e abbiamo perso lo stesso, ma ci è mancato quel gioca­tore che ci facesse ragionare per evitare di esporci al con­tropiede. E’ stata una grandissima delusio­ne, ma la squadra è rimasta squadra, ci ha messo anima, determinazione, è uscita dal campo a testa alta. Tutta questa rabbia de­ve essere trasformata in energia positiva, perché ci aspetta a una partita dif­ficile ».

e Milan, le due prossime partite saranno decisive per il cammino della Ro­ma:

«Io sono sempre portato a lavorare e a fare un bilancio alla fine. Dobbiamo conti­nuare, abbiamo due partite importantissi­me, abbiamo il Milan a un punto che vo­gliamo riprendere, ma dobbiamo guardar­ci dietro dalle altre, ci sono tante preten­denti alla , dobbiamo cercare di tenerle lontane».

Ranieri si aspetta una reazione dalla Ro­ma:

«Voglio vedere la squadra giocare co­me ha sempre fatto, contro un avversario che va a mil­le. Ci aspettiamo una parti­ta tosta, contro una squadra veloce, che avrà il San Pao­lo pieno che la spinge. Come all’Olimpico il pubblico è una componente importan­te. Ma quella principale so­no i giocatori in campo e noi dobbiamo dare una risposta. Non credo che avremo contraccolpi psicologici, la squa­dra ha sempre risposto in modo positivo dopo una caduta. Questa è una partita che tutti vorrebbero giocare, recitare in un tea­tro stracolmo è il massimo per qualsiasi at­tore. Sarà una bella partita, loro ci stanno aspettando da una settimana. Dovremo es­sere pronti. I ragazzi devono reagire».

Ritorna a , dove è rimasto una sta­gione e mezzo agli anizi degli Anni Novan­ta:

«E’ stata un’esperienza bellissima, il do­po Maradona non era facile, è stata una fa­se formativa della carriera, a ho scoperto il calcio».

Fa ancora un accostamento con un’altra disciplina sportiva: «La mentalità vincen­te a questa squadra non manca, non dob­biamo pensare a teorie che non esistono. Questo è lo sport. La Ko­stner è andata alle Olimpia­di e non ce l’ha fatta, biso­gna abbracciarla e ringra­ziarla lo stesso. L’importan­te è metterci sempre la mas­sima determinazione».



e Milan per la Ro­ma acciaccata, spuntata e un po’ stanca sono due ostacoli insidiosi. Potrebbero bastare due pareggi, per mentenere le stesse distanze da due di­rette concorrenti per la Lea­gue:

«Non firmerei per il pari, le partite me le voglio giocare sempre, poi durante la ga­ra può capitare di accontentarsi». Magari anche inserendo un centrocampista in più, con il solo Vucinic in attacco: «Tutto è pos­sibile, vediamo». E’ un’ipotesi anche que­sta.