La penna degli Altri 22/02/2010 09:55
Ranieri: "Io non gioco per il secondo posto"
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parlategli di rimonta, osate pure con scudetto. Perché il sorriso è quello di Claudio Ranieri (ieri in sala stampa cera anche il fratello, sorrideva pure lui), gran capo di questa Roma che sta legittimando i sogni dei suoi tifosi, svantaggio ridotto a cinque punti, scontro diretto allOlimpico, appena un punto in meno rispetto a
Special One da quando si è seduto sulla panchina che aveva sognato per tutta la sua carriera, uninerzia che in questo momento è colorata di giallorosso.
Se fino a ieri, poteva sembrare presuntuoso parlare di aggancio allInter, dopo i risultati di questultimo turno di campionato, giustificano discorsi su un campionato riaperto. Ranieri ha provato a soffiare sul fuoco dellentusiasmo, ma poi... «No, no, sganciamoci subito da certi discorsi. Certo, mi fa piacere che i tifosi sognino, del resto la Roma sta facendo delle cose importanti. Non si può però dimenticare che davanti abbiamo una squadra come lInter che, contro la Samp, in nove meritava di vincere. Sulla polemica Mourinho- Tagliavento dico solo che larbitro ha fatto una grande partita come lha fatta Inter, se larbitro ha fatto un errore è stato quello sul fallo di Milito a Palombo. Detto questo, sullargomento non torno più. E ancora presto per guardare avanti, concentriamoci su chi è dietro a noi, lobiettivo è la qualificazione Champions, che è già un grande obiettivo, e poi abbiamo Europa League e Coppa Italia. Superiamo questo curvone del campionato, poi vediamo come siamo messi sul rettilineo. Fosse una corsa di cavalli, trotto o galoppo non ha importanza, quello che conta è arrivare primi... Scherzo, però io mica sono De Coubertin » .
GRUPPO E TIFOSI - Ora, se qualcuno non lo sapesse, Pierre De Coubertin è linventore delle Olimpiadi moderne, nate al motto limportante è partecipare. Dunque se Ranieri non è De Coubertin, il resto ci pare chiarissimo. La rincorsa della Roma, da ultima a seconda, a cinque punti dallInter che sembrava avviata a unaltra passeggiata di salute, è sotto gli occhi di tutti, una rincorsa formidabile: «I motivi dei nostri risultati sono lunità del nostro spogliatoio e la qualità dei giocatori. Con questi, tra laltro, si è creato un ottimo feeling con il sottoscritto sin dallinizio. Prendete la situazione di Doni, i compagni gli sono stati vicini in una maniera fantastica per fargli capire che al brasiliano sono state date colpe che non erano solo sue, su due dei tre gol che abbiamo incassato ad Atene in dieci hanno fatto le belle statuine. Approfitto della questione Doni per parlare anche dei nostri tifosi: sono stati fantastici. Abbiamo trovato un equilibrio che prima non avevamo e di questo sono molto soddisfatto. Dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto sino a oggi, pensare a una partita per volta. La prossima è la sfida di ritorno contro il Panathinaikos, noi allEuropa League ci teniamo tantissimo, ora è una coppa difficile, sono scese squadre dalla Champions, ma a noi piacerebbe tantissimo riportare dopo cinquanta anni una coppa europea a Roma » .
REAZIONE GIUSTA - In attesa del futuro, Ranieri ha voluto fare i complimenti alla sua Roma per il presente, la vittoria sul Catania pur con tante assenze, settimo successo consecutivo in campionato, sesto su sei nel girone di ritorno per un diciotto punti su diciotto che dice tutto: «Nessuno si è accorto che noi venivamo da una partita di coppa, giovedì sera in campo ad Atene, rientro a casa solo venerdì. I tifosi ci hanno dato una grande mano e la partita è filata liscia. Siamo andati in vantaggio alla prima occasione, poi siamo stati bravi a gestire. E stata una Roma giudiziosa, sapevamo che il Catania sarebbe venuto qui per difendersi e colpirci in contropiede, non glielo abbiamo mai concesso. Sono stati tutti bravi. Bravo Cerci e bravo anche Menez. Tutti hanno avuto quella reazione che volevo» . Il sogno continua.