La penna degli Altri 17/02/2010 09:44
Ranieri come Mou. E la Roma vince
LE SCELTE Il Ranieri che dice a Brighi «con il Palermo giochi tu», poi va da Perrotta e gli fa «Simone, stavolta ti accomodi in panchina», è limmagine di un allenatore padrone della situazione, lucido nelle scelte, autorevole quando dà ordini. Poi Brighi va in campo, segna due gol, cucina un assist e tutti a dire «hai visto Ranieri? Ha azzeccato la mossa giusta». Ma Ranieri ha azzeccato altre mosse. Tiene Okaka a Roma fino allultimo secondo e il ragazzo, di tacco, inventa la vittoria sul Siena. Cè Motta con le valigie pronte, destinazione Manchester City, e lo convince a restare: ora Motta è tornato titolare. Poi cè Baptista, che a Roma è ormai considerato una mezza sciagura. Il brasiliano finisce sul mercato, è ad un passo dallInter, si fa sotto la Fiorentina, ma Ranieri convince il brasiliano a restare ed è ripagato a dovere.
FATECE LARGO... Ranieri, che nellallenamento di ieri ha puntato sulla storia per caricare la squadra in vista della partita in casa del Panathinaikos («Facciamo vedere a questi greci chi sono i romani»), mostra la sua statura anche nella gestione di Totti. Solo Capello era riuscito a governare la situazione, sostituzioni comprese. Spalletti, ad esempio, ha sempre sofferto il capitano romanista. Ranieri è più sicuro, più pragmatico. È un romano cittadino del mondo, Ranieri, che ha comprato casa a Londra, dove allenò il Chelsea. Come Mourinho, prima di Mourinho. E, come il portoghese, ha un ufficio stampa che lo prepara agli incontri con i media.
LA SENSI DIFENDE TOTTI Come Mourinho, Ranieri non ama il calcio spettacolare: bada al sodo, cioè al risultato. «Scordatevi la Roma spumeggiante», disse quando, romano di San Saba in esilio dal 1974, tornò nella sua città. E i risultati sono arrivati. Ora la Roma è a meno 7 e anche un dirigente moderato come Gian Paolo Montali altra chiave della rimonta dice «io allo scudetto ci credo». In un ambiente così carico, si fa sentire persino Rosella Sensi, pronta a difendere Totti dopo le dichiarazioni del presidente del Genoa Preziosi: «Non permetto a nessuno di parlare male di Totti. Ognuno pensi ai propri calciatori. Francesco è un esempio di correttezza e lealtà in campo e nella vita di tutti i giorni».
Peccato però che questa Roma, così attenta a difendere il suo orto, sia stata distratta in occasione della festa di San Valentino, non permettendo ai gay di sfruttare la formula «lui e lei» per la riduzione del biglietto. Per questo motivo le Iene hanno voluto baciare Ranieri. Lui, Ranieri, ha garantito che la prossima volta non si faranno discriminazioni: e questo è lo stile di uomo intelligente.