La penna degli Altri 22/02/2010 09:18

"Non so se è trotto o galoppo, basta arrivare primi"

Non è il momento Tutti allineati. Juan non lo nomina e garantisce per gli altri: «Non usiamo quella parola nello spogliatoio». parla da interista: «Sabato l’Inter ci ha regalato due punti, ma pure una grande dimostrazione di forza. Sarà molto difficile raggiungerla. Il nervosismo di Mourinho? Capita di fare cose sbagliate. Anch’io a Torino ne dissi di tutti i colori al guardalinee perché ero convinto che Del Piero fosse in fuorigioco». Ranieri rispolvera la metafora stradale («Siamo nel curvone, vedremo come affronteremo il rettilineo»), stavolta condita con ingredienti ippici e lapsus finale («Trotto o galoppo? Non lo so, basta che arriviamo primi, anche perché non sono De Coubertin»), poi affronta seriamente l’argomento: «Onestamente il campionato non è ancora riaperto— giura —. Cinque punti non sono tanti, non mi voglio nascondere, ma voglio aspettare: ci sono ancora tante squadre in lotta per la e noi ora dobbiamo pensare al Panathinaikos, vorrei riportare a Roma un trofeo europeo dopo cinquant’anni. Siamo impegnati su tre fronti, abbiamo tanta carne al fuoco, se la lasciamo sulla padella si brucia», riecco la metafora, stavolta gastronomica. Sorride pure lui, anche quando gli segnalano la sua media punti (2,17) e quella di Mourinho (2,20). Pensa all’aggancio? «No, sganciamolo subito. L’Inter è rabbiosa, forte, non molla mai. L’avete vista in nove contro undici? A proposito, Tagliavento ha arbitrato benissimo, a parte la mancata espulsione di Milito», e stavolta ride sotto i baffi che non ha.