La penna degli Altri 20/02/2010 10:23

Motta: «Sette punti sono tanti? Noi ci proviamo»

 

Il ruolo di esterno basso è l’unico ancora vagante. Se negli altri ruoli le gerarchie sembrano già definite, non si può dire la stessa cosa per Motta, Cassetti e, all’occorrenza, Burdisso (quando Mexes sarà

tornato Mexes), in tre per una maglia. Al momento, le preferenze sono per l’ex Udinese. Ieri, tornando da

Atene, Motta ha rilasciato alcune dichiarazioni, mostrandosi sereno e con la voglia di cancellare subito, da domenica col Catania, il passo falso in Grecia: «La sconfitta – spiega a Sky il 13 giallorosso - potrebbe incidere in positivo, ci sarà voglia di dimostrare che quella degli ultimi dieci minuti di ieri (giovedì, ndr) non è la vera Roma». Roma che è a sette punti dall’Inter in campionato. Ranieri ha dichiarato di non pensare affatto all’aggancio ai nerazzurri. I giocatori, però, non sono dello stesso avviso: «Non so se li raggiungeremo – ancora Motta -, sicuramente ci proveremo fino alla fine, poi vedremo cosa accadrà».

Mondiale o scudetto? «Troppo difficile scegliere, in un sogno spererei di raggiungerli entrambi». A fine stagione, Mondiale o no, la Roma dovrebbe riscattare l’altra metà dall’Udinese. Ad agosto era stato sventolato ai quattro venti come un acquisto, Rosella Sensi in più di un’occasione ha detto: «Non è vero che non abbiamo fatto mercato, abbiamo riportato a casa alcuni giovani e abbiamo riscattato Motta». Vero a metà, proprio perché Motta non è ancora interamente un giocatore giallorosso. Lo sarà, con ogni probabilità, a patto di versare nelle casse del club friulano 3,5 milioni. Curiosità: quando è in campo dal primo minuto, è uno di quelli che gioca più palloni in assoluto. Col Palermo, per esempio, è stato il primo con 67 palle giocate. Giovedì, col Panathinaikos, tra quelli che ne hanno giocate di più: 54.