La penna degli Altri 17/02/2010 11:21

Montali: "L’ambiente ostile non deve condizionarci. Siamo una grande squadra"

«Il mare di Roma» : « è un grande campio­ne, è lo ste­reotipo del campione ve­ro e proprio, non è solo un giocatore che ha spiccate qualità d'ec­cellenza tec­niche, ma ha qualità umane e morali da campione. Attraverso il li­bro l'ho conosciuto meglio. Lo conoscevo da un punto di vista esterno, non cono­scevo i fatti della sua vita, ora lo conosco meglio e lo apprezzo ancora di più» .



Ma torniamo alla sfida contro il Pana. La sfida più sfida per Montali:

«Troveremo un ambiente difficilissimo, io sono con­siderato un nemico per­ché ho allenato l’Olympia­cos per tanti anni. Poi lì sono polisportive, i tifosi, sempre gli stessi, vengono in tanti. Vi lascio immagi­nare cosa sia avere dieci­mila animali a torso nudo in un palazzetto che lan­ciano bengala e bombe carta. Sono situazioni che ho già vissuto. Per fortuna saremo all’aperto. Sono molto contento perché gio­co contro i miei avversari storici. I consigli che darò alla squadra rimarranno nel chiuso dello spogliato­io. Voglio dire ai nostri ti­fosi di vivere con tranquil­lità e serenità la partita, di godersi la gara, i tifosi del Panathinaikos sono anche pericolosi, andiamo allo stadio per divertirci e non facciamoci coinvolgere. Lo dico per i tifosi, perché il pubblico greco è molto caldo. I giocatori devono giocare undi­ci contro un­dici e quello che c’è fuori non deve di­strarci o met­terci in diffi­coltà perché siamo una grande squa­dra e facciamo la differen­za. Il fatto di giocare su tre fronti è un privilegio. E i privilegi non capitano spesso, sono importantis­simi. Andiamo con la stes­sa voglia delle altre com­petizioni determinati ad ottenere il miglior risulta­to possibile» .



Qualcuno a Montali ha anche ricordato come Lu­ciano Moggi abbia indica­to in lui il segreto della Ro­ma:

«Questo un po’ mi pre­occupa. Scherzi a parte, lui è un uomo di calcio, da una parte mi fa piacere, ha competenze specifiche e conosce bene la materia. Ma forse è stato troppo buono. Ho letto che mi ve­de come uomo di motiva­zione, ma io mi occupo di organizzazione, di comu­nicazione, sono un diretto­re a 360 gradi» .