La penna degli Altri 04/02/2010 09:59

"Ma quale scudetto, adesso pensiamo a battere l’Udinese"

Era il 1996, allenava la . Aveva i capelli neri ed era un tecnico più o meno emergente. Ora sta nella sua Roma, e vincerla qui avrebbe un significato diverso. «Adesso penso solo a battere l’Udinese, non voglio guardare più in là. Semmai, dopo penseremo alla finale. Non sarà semplice superare questo turno. Avete visto l’Udinese a San Siro? Ecco, quella è una squadra che può metterci in difficoltà». Diciassette risultati utili consecutivi: ultima sconfitta proprio con l’Udinese.

Come ha fatto a tenere alta la concentrazione per tutto questo tempo? «Ricordando sempre la crisi ai miei calciatori. Dopo la sconfitta di Udine siamo venuti a Trigoria in ritiro. Se i ragazzi si ricordano quello, significa avere equilibrio». C’è poco equilibrio quando si parla di scudetto? «Non ci consideriamo l’anti-Inter. La squadra di Mourinho sta su un altro piano, spende molti milioni, noi no. Noi dobbiamo essere più intelligenti, più svegli. Dopo aver speso tanto, Moratti si gode i risultati. E se lo merita anche. Noi dobbiamo lavorare, quel che riusciremo ad ottenere, lo regaleremo ai nostri tifosi. Ma ora pensiamo alla Coppa». Ranieri è alla Roma da pochi mesi. Gli piacerebbe restare in giallorosso per molto tempo, non lo ha mai nascosto. Il rinnovo del contratto? «Qui sto bene, mi sono anche stancato di dirlo. E’ scontato, per me, che sia così. Se lo vogliono rinnovare sono contentissimo, ma non è la mia priorità». La priorità è la Coppa Italia, abbiamo capito.