La penna degli Altri 25/02/2010 11:55
Lavezzi, tanta voglia di gol: in casa a secco da 13 mesi

LA LEZIONE - «Ragazzi, la porta non la dobbiamo spaccare, ci basta centrarla». La Roma è sulluscio e la lezione di calcio offensivo va in onda nella Castelvolturno, immersa nello splendore del suo quinto posto che fa da contraltare al sesto pareggio in bianco dellera-Mazzarri: «Ragazzi, capito?». Tre punti nelle ultime quattro partite, sette nelle ultime sei: però, in mezzo, labbuffata di Livorno e quel tap in di Maggio a Udine: e allora, si ricomincia con gli schemi, con le esortazioni, con le raccomandazioni, con un atteggiamento paterno riservato da Mazzarri ora a Denis e ora a Quagliarella, ora a Hoffer e ora a Lavezzi, lingordo che stramazza al suolo, prima di censurarsi. «Asino, dovevi segnarlo». Non va, però è allenamento, è un test per avvicinarsi al vero pocho, per riprendere confidenza con il proprio corpo, con i muscoli che lavevano abbandonato con la Sampdoria: ma i conti, ahilui, non tornano.
IL NUMERO IMPERFETTO - Tre reti sino ad oggi, dettaglio duna stagione da vivere da protagonista, una goccia nelloceanico affetto: Inter, Roma e Cagliari, sempre così distante dal cuore del San Paolo, dalla sua gente, che lo aspetta dal gennaio del 2009 e che sa che prima o poi tornerà ad essere Lavezzi.