La penna degli Altri 15/02/2010 09:33

L´asso nella manica si chiama Toni

A 22 giorni dall’infortunio di Torino, una lacerazione muscolare di 15 millimetri al gemello del polpaccio sinistro, Luca ha ripreso a lavorare in modo differenziato: una ventina di minuti di corsa su ritmi tranquilli e senza forzare. Poco è vero, comunque già un passo importante in vista del completo recupero agonistico. Lo staff tecnico e i medici hanno autorizzato il calciatore ad intraprendere il periodo cosiddetto di riatletizzazione, vale a dire in quell’ultima fase della convalescenza che serve a consegnarlo abile e arruolato agli ordini di Claudio Ranieri.

Questo vuol  dire, senza giri di parole, che dal punto di vista prettamente medico la lesione si è rimarginata, ma il muscolo deve recuperare la necessaria elasticità. Oltre, è ovvio, al raggiungimento di una condizione atletica ottimale da parte dell’attaccante. Da Trigoria trapela un cauto ottimismo, sembra che da qui a dieci giorni il Numero Uno – salvo imprevisti – possa già tornare ad allenarsi con i compagni. Di giorno in giorno si vedrà. L’importante ora è che Toni si avvicini ora gradualmente al pieno recupero agonistico, senza bruciare le tappe. Per l’effettivo ritorno in campo, in una partita vera, la data più credibile dovrebbe essere quella del 6 marzo prossimo, quando la Roma riceverà il Milan all’Olimpico. Meno attendibile l’ipotesi della trasferta di , in programma sette giorni prima.

In sostanza, il decorso post infortunio di Toni sta procedendo anche un po’ meglio rispetto ai tempi previsti all’indomani della trasferta sul campo della , quando il trentaduenne ex azzurro lasciò il campo dopo eanche cinque minuti di gara. Del centravanti classe ’77 c’è bisogno ora più che mai: in un periodo in cui si giocherà moltissimo tra campionato, Europa League e Coppa Italia, più alternative si avranno e meglio sarà. Anche per vedere insieme all’opera Toni e , l’atteso ToTo che sin qui il mister romanista non è mai riuscito a proporre.