La penna degli Altri 06/02/2010 10:21

La tentazione di Corvino: "Roma mi piace..."

Sentite il ds della : «Gioco a carte scoperte, se mi arriva una proposta io la valuto. Se la non dovesse più credere in me, Roma è una à dove mi sentirei a mio agio». A questo, per dovere di cronaca, va aggiunto che Corvino — al momento — non alcuna voglia di cambiare aria, ma nel calcio (specie nei cambi di maglia) mai dire mai. Il dirigente viola detta le sue parole in diretta radio nel corso della trasmissione 'Te la do io Tokio'.

Parla di tutto Corvino e quindi anche del suo futuro. La Roma, che domani sbarca a Firenze, potrebbe trasformarsi in una tentazione concreta, ma anche la Lazio sarebbe un club che saprebbe stimolare la professionalità del dirigente gigliato. In serata (ancora via etere e quindi ai microfoni di 'RadioRadio'), Corvino sterza un po’ la manovra di avvicinamento alla Roma: «Firenze è comunque il mio punto di arrivo per centomila motivi e adesso ho solo la testa a questa à e alla ».

Nell’intervista, Corvino ripercorre anche alcune tappe della trattativa che poteva portare Mutu alla Roma. «C’era l’esigenza — ricorda il ds — da parte del ragazzo di esaltare al massimo le sue richieste economiche, ci aveva chiesto un ingaggio fuori portata, avevamo una richiesta da parte della Roma e in quel momento ero riuscito a portare l’offerta al massimo, con 20 milioni di euro». Cifra, questa, sicuramente inferiore (e non poco) nel caso la prossima estate la decidesse di mettere sul mercato l’attaccante romeno. Il nuovo caso di doping («il giocatore ha fatto una leggerezza e credetemi che è stata una leggerezza. Non c’entra niente il suo passato», rilancia Corvino) avrà ripercussioni forti su una possibile trattativa per Mutu. Il quale, fra l’altro, entro due settimane e quindi nella seconda metà di febbraio, sarà interrogato dalla Procuratore federale in merito alla sospensione per doping decisa dal Coni.

Corvino, Roma e la vicenda Mutu. Ma fra le righe dell’intervista di ieri, il ds rilegge anche alcune delle sue migliori operazioni di mercato. Con particolare attenzione agli affari conclusi nell’Europa dell’est. «In effetti — sottolinea — sono molto interessato a a questo mercato. Vucinic, Bojinov, Jovetic li ho portati io e sono stato il primo a portare i giocatori svizzeri in Italia». «Sono uno che cerca — continua Corvino — le qualità, le potenzialità e quando si lavora su questi principi li devi cercare in qualunque parte del mondo anche se speri di trovarli dietro l’angolo».

Altro giro, altra corsa, così il direttore sportivo della presenta il big-match di domani sera contro la Roma. «Cosa temo della Roma? — si domanda —. Dico solo che in campo non ci sarà una dimessa che appena recuperati tutti gli effettivi tornerà nelle posizioni che le competono. La gara contro i giallorossi non è importante solo per la Roma, ma anche per noi». Già, proprio la Roma, ovvero quel club dove Corvino sceglierebbe di lavorare nel caso la decidesse di... scaricarlo. «Sia chiaro — conclude — che per me esiste solo la società viola ma sarebbe bello un giorno che ci fosse anche un mercato dei direttori sportivi, oltre che quello dei calciatori. Sono orgoglioso di far parte di questa categoria».