La penna degli Altri 07/02/2010 08:56

"La mia Roma è concreta e fa sognare"

Mexes in dubbio Un esempio? Claudio Ranieri viene da una striscia di 18 risultati utili consecutivi, cioè a un solo gradino dal suo primato di 19 stabilito — indovinate dove? — proprio con la (stagione 1995-96), cioè nell’andata migliore del suo quadriennio viola. «Non m’interessa nulla questo record— taglia corto l’allenatore giallorosso —. M’importa solo di questa partita, dobbiamo fare bene. Se non ci foste voi, me lo sarei dimenticato. Mexes? Sta reagendo bene alle cure, secondo me è disponibile». Per Ranieri, comunque, anche la Roma può migliorare. «Abbiamo dei difetti. Commettiamo ancora ingenuità. Il segreto di questa squadra, comunque, è avere dei giocatori che credono fino in fondo che la partita sia aperta, Se un tecnico ha dei ragazzi che recepiscono questo messaggio, ci possono essere questi risultati». Anche se per la Roma è difficile restare ogni anno all’altezza delle grandi, visto che sul mercato non si possono far follie. «Preoccupato? Sì, ma quando sono venuto sapevo che c’era questo problema, non è che prima l’abbia accettato e ora no. È così, e dobbiamo essere bravi a trovare elementi adatti che ci permettano di migliorare».

Azzurro & Viola Migliorare in stile Prandelli che, proprio come Ranieri, è fra i papabili per la panchina della Nazionale. «Ha maturato l’esperienza giusta ed è una persona molto equilibrata, molto brava. Per cui glielo auguro di cuore». I due, tra l’altro, hanno in comune anche gli anni fiorentini. «Sono state 4 stagioni intense, belle. Presi la in Serie B e vincemmo il campionato. Poi c’è stata la vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa. Erano tantissimi anni, credo venti, che la non vinceva un trofeo. Per cui immaginate che gioia. Adesso, comunque, sappiamo di affrontare una squadra molto pragmatica, solida. Credo che Prandelli abbia trovato la soluzione giusta per far stare la squadra sempre attenta concentrata, quadrata. È logico che il caso Mutu gli ha pregiudicato i piani, però c’è Jovetic che è uno dei giovani più forti che ci siano in Italia». Occhio alla parola chiave «concretezza», spesso accostata alla Roma. «Non mi dà fastidio. Se vedete più pragmatismo, evidentemente tra le qualità che riconoscete spicca più questa, per cui accetto. Ciò che mi fa piacere, però, è che i tifosi siano contenti, che siano tornati a sognare». Per questo il treno dei desideri può permettersi anche i cappelli viola.