La penna degli Altri 26/02/2010 09:12

Il buono? Risparmiamo le forze

Il resto lo conoscete. Cala il sipario sull’opera buffa, la coppa dell’Europa che non conta e che a noi francamente serviva a poco. La nostra Roma è stanca e questi giovedì li dobbiamo passare da filippini: riposo assoluto. Nel nostro campionato sono da tempo partiti tanti “biscottini” da fare invidia alla Nipiol. Non lo scrivo oggi, l’avevo già “opinato” ieri e l’altro ieri, a noi tutto questo stress non portava “utili”. Come ha ripetutamente detto il buon Ranieri la Roma deve arrivare terza, altrimenti si aprirebbero tristi scenari nel nostro immediato futuro. Tenete presente che nelle logiche del padrone, la deve risalire tra le prime quattro e lo “scudo” è affare da sbrigare all’ombra (il sole non ce l’hanno) del Duomo. Se la Roma arriva quarta, come i “lor signori“ fortemente desiderano per noi significherebbe non potere fare campagna acquisti. Il perché lo sapete, giocando i preliminari non ci sarebbe certezza di fare la .

Inutile prenderci in giro, la beneamata non ha forze e risorse per giocare due se non tre partite a settimana. Se avessimo continuato a giocare di giovedì come avremmo fatto a recuperare il fiato per le tredici (avete letto bene,

tredici) partite che rimangono alla fine del campionato? La qualificazione in per la Roma e per noi che l’amiamo significa la vita, tutte le altre ipotesi sono figlie di una stanca mediocrità, roba da laziali. E allora? Va bene così, uno stadio pieno come non si vedeva da tempo è già motivo di soddisfazione. Se la Roma chiama i suoi figli rispondono, l’importante è offrire palcoscenici degni e per averli dobbiamo arrivare “tre”, quarti servirebbe a poco se non a nulla. Siamo spuntati, Vucinic è solo e già domenica a sarà una Roma stanca e loro freschi come una rosa, ammesso che da quelle parti ne crescano ancora. E poi mo ve lo dico: l’avete ascoltata la musica dell’Europa League? Fa schifo, non la canterebbe neanche Emanuele Filiberto a Sanremo. Jo-Jo me lo aveva confidato: non la volevano più sentire.