La penna degli Altri 23/02/2010 08:49

I quattro minuti di Julio Baptista eroe col Catania ma non per caso

Sembrava un domatore di leoni, Julio Baptista, circondato dai giocatori del Catania che cercavano in ogni modo di azzannargli le caviglie. Lui è rimasto lì, petto in fuori e sorriso stampato sulla faccia per rispondere agli insulti che provenivano da tutto il Catania, a fare il suo giochetto: una, due, tre volte consecutive. Tocco corto di Taddei, palla sotto la suola e poi quando i catanesi gli si avvicinavano, colpo addosso e calcio d’angolo: come si faceva da bambini all’oratorio (lui probabilmente lo faceva sulla spiaggia, che non è proprio la stessa cosa) o tra gli amici quando si gioca a calcetto. Una mossa semplice e intelligente al tempo stesso, visto che il suo obiettivo principale era

quello di far trascorrere i secondi, ma che ha fatto impazzire di gioia i circa quarantamila dell’Olimpico, che si sono letteralmente rimangiati i fischi e li hanno tramutati in applausi scroscianti. Lui, Julio Baptista detto la Bestia, non si è lasciato intenerire ed è corso subito dentro gli spogliatoi.

Senza fermarsi a festeggiare con i compagni. Per quello, probabilmente, ci sarà tempo quando l’impresa sarà ancora più grande e Julio sarà protagonista magari per novanta minuti e non per quattro. Intanto però va bene, perché sui tre punti di domenica c’è anche la sua firma. E non è poco.