La penna degli Altri 09/02/2010 10:43

Firenze, cinque immagini da tenere a mente

1. COMMOVENTE. Andate a riguardarlo. Contropiede di Montolivo (palla letale a De Silvestri che, per fortuna, si ricorda di essere laziale). C’è un giallorosso che parte come un matto e si fa tutto il campo all’inseguimento del capitano viola. Un atto sublime, disperato, forsennato. Segnatevi il suo nome: si chiama Simone Perrotta.

2. GENIALE. Mirko Vucinic. Ranieri lo richiama in panchina. E lui cosa s’inventa per perdere tempo? Va a salutare Rizzoli. Gli stringe la mano. Un saluto persino cerimonioso. Immenso guitto. Lui che non saluta nemmeno se stesso quando si guarda allo specchio.

3. ESALTANTE. Fine partita. Delirio. La foto del "Romanista" di ieri. , Mexes e Motta che guidano l’assalto alla “sud” di stanza a Firenze. Come se qualcuno li avesse dipinti. Da prendere e tenere sotto il cuscino, al posto della foto della prima comunione.

4. LA STRANA COPPIA 1. Il vichingo e il cileno che escono allacciati come due vecchi compari a fine partita. Così diversi, così uguali.

5. LA STRANA COPPIA 2. Il brasiliano e il francese, il nero e il biondo. Rientrano affiancati nello spogliatoio. Non si baciano, non si toccano, ma si capisce che si amano. Juan, l’immenso genio della sottrazione applicata al calcio, imperturbabile, vestito di tutto punto, gli manca solo lo scialle di lana. Ciondolante come una vecchia zia anche un po’ stufa del suo troppo esibito talento. L’altro, praticamente nudo, un bambinone esagitato, esagerato, bello e spudorato. Dio li fa e poi li accoppia.