La penna degli Altri 26/02/2010 10:00

Finale a nervi tesi. Sfiorata la rissa



E’ dovuta intervenire la security per evitare che scoppiasse una rissa. Il greco voleva dare la ma­no a Vucinic, il montenegrino che aveva un diavolo per capello, non gliel’ha data e il resto lo ha rac­contato lo stesso giocatore, ancora piuttosto te­so, in un dopo partita dai volti tirati e senza sorrisi: «Il giocatore greco mi ha insultato, mi ha detto figlio di escort (nostra traduzione in italiano moderno ndr), mi ha dato molto fasti­dio, l’ho inseguito per picchiarlo, ma non è suc­cesso niente, c’è stato qualche urlo e poi la co­sa è finita. Del resto da parte nostra c’era un po’ di nervosismo per un’eliminazione che non volevamo, noi ci tenevamo a questa coppa, il nostro obiettivo era quello di arrivare in fondo» .



Il fondo è già arrivato, al termine di due sfi­de in cui i giallorossi hanno dato vita, non ri­chiesto, a un doppio black-out, cinque minuti ad Atene per prendere due gol e veder ribalta­to il risultato a favore del Pana, poco di più qui nel primo tempo, il rigore, la stilettata di Ninis, ancora Cissè a far festa con la sua curva. Indi­zi che potrebbero far pensare a una Roma che ha preso sottogamba l’avversaria, convinta pri­ma ad Atene e poi qui, che ormai era fatta: «Non abbiamo assolutamente preso sottogam­ba l’avversario, sapevamo che il Panathinai­kos è una buonissima squadra, un avversario che meritava il massimo rispet­to. Sono stati soprattutto gli epi­sodi a punirci, ogni nostro errore lo abbiamo pagato. Avevamo in pugno la qualificazione prima ad Atene e poi in questa partita, i greci sono stati bravi a sfruttare le occasioni e ora siamo qui a cercare di capire quali sono i mo­tivi di questa sconfitta. Pur in una serata amara come questa, ho trovato importante e positivo che la squadra abbia continuato a giocare sino al novantesimo, è un segnale importante in vista del prossimo futuro» .



Sarà il caso di fare in fretta a capire. Anche perché gli indizi cominciano a essere troppi, in campionato c’è stato quel black-out a Cagliari, adesso questa doppietta contro i greci che ha compromesso un cammino europeo che la Ro­ma voleva fare fino in fondo. Fare in fretta e di­menticare, tra due giorni c’è la trasferta di Na­poli: «Non so se questa eliminazione potrà ave­re ripercussioni anche in campionato, questo lo potremo scoprire soltanto domenica prossi­ma. Siamo consapevoli che non sarà una par­tita facile al San Paolo, ma la Roma di questi ultimi mesi ha dimostrato di essere una squa­dra che può vincere ovunque. L’importante sa­rà dimenticare subito questa eliminazione e ri­partire. I nostro obiettivi stagionali non sono terminati stasera, all’Europa ci penseremo la prossima stagione» . Sarebbe stato meglio pen­sarci ancora pure quest’anno.