La penna degli Altri 23/02/2010 08:48
Fenomeno Vucinic. La risalita Roma passa tutta da lui

Sono già nel futuro, quando il grande sogno dellazionariato popolare diventerà una splendida realtà. « I have a dream dice lideatore Walter Campanile, che ieri ha presentato il suo progetto: aiutare la Roma in modo democratico». Non chiarisce oltre in cosa consista, se lo scopo sia solo creare unaltra associazione di tifosi romanisti oppure partecipare al capitale sociale del club, o addirittura un giorno diven arne proprietari. Insomma, dove volete arrivare? «Non lo sappiamo, siamo appena partiti, pensiamo solo ai 90 successivi».
Tutti in curva. Giusto, prendete esempio dalla squadra: il basso profilo paga più delle fanfare. Anche lambiente è maturato. Perfino ieri mattina Roma sembrava una città quasi normale. Più intenti a discutere dellarbitraggio di Tagliavento che a comporre tabelle scudetto, i romanisti stanno tutti affrontando la curva, come Ranieri. «Ci vuole equilibrio». Ma sognare si può, anche di giorno. I numeri lo consentono: sette vittorie consecutive, otto punti recuperati allInter in sei giornate, prima squadra del 2010. E ancora: sette punti in più del 2009, solo una vittoria in meno dellInter. Di questo passo, Ranieri riuscirà ad annullare lo svantaggio accumulato da Spalletti. Già ora, viaggia sui livelli di Mourinho: 2,17 la media punti contro i 2,20 del portoghese. Tutti uguali, meno uno
Numeri e uomini. In attesa di applicare la democrazia partecipativa anche alla società, la squadra ha già eguali diritti e doveri. «Siamo tutti importanti», possono dire i calciatori della Roma. È la rivoluzione di Ranieri: mettere sullo stesso piano Totti e Faty. «Ranieri sa capire i suoi calciatori», ha detto Montali. Ha capito anche uno che con Spalletti passava per grande incompreso. Mirko Vucinic il talento ce laveva pure prima, aveva solo bisogno di uno che lo stimolasse. Spalletti lo prendeva un po troppo di petto (una volta tentò di rifilargli una testata dopo una sconfitta), Ranieri usa modi civili e tocca le corde giuste. Così, ne beneficia la Roma. Vucinic ha segnato cinque reti in questo campionato, ma tutte pesanti: da solo il montenegrino ha portato nove punti in dote. Senza Toni (rientrante) e Totti (preoccupante), con Menez (deprimente) e Baptista (intermittente), Vucinic è lunico cui aggrapparsi. Ora lo fanno tutti, anche i suoi detrattori. Quelli che lo fischiavano perfino quando segnava. Ma dove volevano arrivare?