della semifinale d’andata di Coppa Italia. «Quella con l’Udinese - ha commentato sul suo sito ufficiale - è stata una partita perfetta da parte nostra. Il 2-0 è un buon risultato, essendo casalingo l’incontro di Coppa era fondamentale non prendere gol. E noi ci siamo riusciti. Sono convinto che al ritorno troveremo tutta un’altra Udinese, quindi dovremo affrontare la sfida con la massima attenzione».

Alla vigilia si era parlato con insistenza di un utilizzo part-time, un’oretta di gioco o poco più. Ma il Capitano è riuscito ancora una volta ad andare oltre, a superarsi. Il ginocchio destro, tormentato da un paio di mesi da una fastidiosa infiammazione tendinea, ha dato risposte importanti. Il goleador più prolifico della storia romanista non ha avvertito dolore quindi all’intervallo, d’accordo con Ranieri, ha concordato che non c’era alcun bisogno di ricorrere ad una sostituzione. In coppia con Mirko Vucinic, il numero 10 si è anche espresso su livelli eccellenti evidenziando una condizione generale senz’altro migliore rispetto a Torino nel match con la Juventus, quando

subentrò a Toni dopo neanche cinque minuti e senza effettuare riscaldamento.

 

Totti nella sfida di ieri sera, oltre a tentare la conclusione ad una ventina di minuti dal termine (palla fuori di poco), si è anche sacrificato in fase difensiva, dando il necessario contributo ai compagni. E’ mancato il gol, ma poco importa. Prima della semifinale di Coppa Italia, Francesco e il montenegrino erano già stati schierati in tandem nel vittorioso derby con la Lazio e soprattutto, il 3 dicembre scorso, nella sfida casalinga di Europa League con il Basilea. Occasione in cui entrambi gli attaccanti romanisti riuscirono a mettere la firma sul tabellino dei marcatori. A questo punto se, come s’immagina, tra oggi e domani non interverranno altri fattori, il Capitano risponderà presente e sarà inserito nella formazione d’inizio gara anche domenica prossima allo Stadio Artemio Franchi di Firenze. Sul terreno dei viola di Cesare Prandelli, Claudio Ranieri dovrebbe affiancargli ancora una volta Mirko Vucinic.