La penna degli Altri 10/02/2010 09:42

Due anni fa fu rimonta. Ora stiamo messi meglio

dallo scudetto.

Ma ciò che interessa maggiormente è vedere la distanza dall’Inter capolista in tutte e tre le occasioni. I nerazzurri in questo momento sono a quota 52, ovvero a + 8 rispetto a noi, e hanno una partita da recuperare, quella di oggi contro il Parma. Anche nella peggiore delle ipotesi, cioè con un successo tutto da conquistare al Tardini, andrebbero a + 11. Esattamente come nel campionato 2007-2008. Allora i giallorossi, secondi con un solo punto di vantaggio sulla terza, sembravano tagliati fuori dai giochi. Non fu così e sappiamo anche i motivi per cui la rimonta non si completò.



Non solo, all’epoca, come adesso, lo scontro diretto era ancora da giocare. Ma a San Siro. Finì con  l’espulsione inventata di Mexes ed il pareggio in extremis di Zanetti. Stavolta lo scontro diretto ce l’avremo in casa e col vantaggio di aver pareggiato la partita di andata. Dando per scontata la vittoria romanista, senza la quale sarebbe inutile fare qualsiasi conto, saremmo già a - 5 (- 8 in caso di sconfitta del Parma stasera), che in realtà sarebbe - 4 e mezzo (o - 7 e mezzo). Perché, a parità di punti, contano gli scontri diretti.

Ma andiamo allo scorso anno. Allora alla 23esima giornata eravamo a - 13, ma soprattutto quinti in classifica.



Era il nostro momento migliore. Poi la Roma si sciolse subendo il contraccolpo della eliminazione in . Quella stessa che potrebbe togliere energie alla formazione di Mourinho, che già da adesso è con la testa alla sfida col Chelsea, mentre per noi c’è il pensiero molto meno pressante del  Panathinaikos e della Europa League. Anche
Julio Baptista ieri è apparso possibilista. «Sono felice, gioco un po’ di più - ha detto il brasiliano -. L’Inter? Sì, è lontana, però facciamo il nostro lavoro e aspettiamo». Si può sperare dunque? Calma, sono solo sogni. Fantasie di una settimana di grazia con la Roma che non perde da 19 partite e la Lazio terz’ultima in classifica. Meglio pensare al Palermo e al Catania, al secondo posto... Sì,  meglio. Ma ancora per oggi lasciateci fantasticare.