La penna degli Altri 22/02/2010 09:59

Doni: "Roma, qui sono felice"



GRUPPO - La Roma si è compatta­ta intorno al in difficoltà, lui ha corso veloce verso la porta. Che il destino di una monetina aveva de­ciso fosse subito sot­to la . I ti­fosi si sono compor­tati come la squadra, accogliendo l’appello di Ranieri a soste­nerlo: tantissimi ap­plausi, solo qualche sussurro di fischi. E poi è cominciata Ro­ma- Catania, la parti­ta perfetta per di­menticare la sbronza di Atene: l’unica vol­ta che Doni è stato chiamato in causa, compiendo una spe­cie di prodigio, Maxi Lopez era in fuorigioco. Ma l’uomo in nero ci ha messo del suo, scherzando con i pie­di brasiliani: a un certo punto ha dribblato un avversario a cinque metri dal patatrac, dimostrando una personalità che i portieri precari spesso non hanno. «Avevo stoppato male il pallone - spiega con il suo sorriso timido - ho dovuto per forza tentare questa giocata» .



PULIZIA - Se avesse sbagliato, for­se non avrebbe mai più giocato nel­la Roma. Ma sono proprio questi momenti a fare la storia. «Per gio­care in una squadra come questa ­continua Doni - bisogna essere sem­pre

pronti e tranquilli
» . Un po’ di tensione c’era, in verità: «La tensio­ne c’è sempre. Stavolta forse ce n’era di più. Ma ho sempre sentito l’affetto dei compagni, che in queste ore mi hanno fatto capire che mi vo­gliono bene. E l’incitamento dei tifo­si è stato molto piacevole. So come funziona il calcio: quando vinci prendi gli applausi, quando perdi arrivano i fischi. Ma si vince e si perde in undici. E’ stato sempre co­sì, pure ad Atene» . Solo che dopo la partita contro il Panathinaikos ha dovuto incassare tante critiche. Do­ni scherza: «E’ vero. Anche mio fi­glio mi ha detto “papà, hai preso tre gol”. Per il resto, co­me dicevo, tutto fa parte del gioco. Io mi sono isolato, ho mes­so i tappi alle orec­chie e ho ripreso a lavorare. Per fortuna contro il Catania è andato tutto bene, abbiamo vinto senza prendere gol » . E’ la prima volta che in questo campionato capita a lui, su sei partite, esclusi i po­chi minuti giocati contro il Chievo in cui era stato espulso. Adesso può cambia­re qualcosa? «Non lo so. Io sono fe­lice di essere nella Roma e per ora rimango qui, a meno che non sia la società a mandarmi via» .



IL TITOLARE
- In realtà le prospetti­ve possono peggiorare da qui al­l’estate, perché Julio Sergio sta per firmare il rinnovo del contratto e quindi ha ottime possibilità di resta­re il numero 1 della Roma. Intanto, il recupero del titolare procede be­ne.

«Non sento più dolore - confer­ma Julio Sergio - E’ difficile che possa giocare giovedì contro il Pa­nathinaikos ma spero di essere in campo domenica a » . Maga­ri Doni spera di no.