La penna degli Altri 19/02/2010 20:10

Doni nella bufera, la Roma lo difende

In difesa Insicuro, maldestro, decisivo, capro espiatorio della sconfitta. Ieri le radio invitavano i tifosi a fischiarlo contro il Catania. Ma a chi gioverebbe? Julio Sergio (contrattura all’adduttore confermata) ne avrà per una decina di giorni. «Peccato, questo stop non ci voleva: stavo parando bene», ha detto ieri. Julio salterà Catania e ritorno col Panathinaikos, rischia anche col . Appuntamenti fondamentali, rischioso presentarsi con un contestato. La società vigila. Lascia mano libera a Ranieri, ma non vorrebbe bruciare un dipendente da 325.000 euro al mese (fino al 2012, mentre Julio Sergio ha il contratto in scadenza e guadagna quasi dieci volte meno). Ieri la dirigenza ha fatto quadrato intorno a Doni. «Ha la nostra totale fiducia » , ha assicurato Montali. «Per quattro anni ha tenuto in piedi la baracca», gli ha fatto eco Conti. Ma soprattutto si è schierato: «Doni è stato protagonista di tantissime vittorie, non possiamo dimenticarcene. Pur giocando spesso in condizioni precarie. Dobbiamo dimostrargli affetto e stargli vicino. Sono convinto che reagirà alla grande».

Rebus e arrabbiature Tutti questi attestati di stima fanno pensare che Doni giocherà titolare domani. Lui giura di essere pronto. «Mi metto a disposizione di Ranieri. Non sono preoccupato di giocare in un clima ostile, piuttosto mi preoccupo di giocare così poco, dopo che per quattro anni sono stato il titolare. I gol del Panathinaikos? Ho sbagliato sul primo, non dovevo uscire». Sereno e razionale, ma giovedì sera, appena appresa la formazione, era sconcertato. Lui che ha molta (troppa?) considerazione di sè, passato da protagonista a comparsa nel giro di poco, contro il Panathinaikos era convinto di giocare. E pur rispettando la scelta di Ranieri, ne ha maturato una convinzione: lasciare la Roma a fine stagione. Ora l’allenatore si ritrova la patata bollente tra le mani: puntare su Doni sperando che ritrovi gli stimoli o affidarsi a , meno forte ma più sereno? Di Artur si sono perse le tracce. Roma sconfitta e di nuovo agitata. C’è pure un caso Mexes sul punto di saltar fuori: nuovamente escluso a vantaggio di Burdisso, il francese ha assicurato che stava bene («Ho giocato in condizioni peggiori») e fatto sapere che c’è rimasto male, anche perché allo stadio c’era Pierre Mankowski, uno dei vice di Domenech.