La penna degli Altri 25/02/2010 08:57

Dall’Oester Vaxjoe al Dundee quando non passa lo straniero

ribaltò il 2-0 subito all’andata battendo per 3-0 gli scozzesi. Protagonista assoluto Pruzzo, autore di una doppietta.

La seconda risale ai sedicesimi della Coppa Uefa 1975-76, avversari gli svedesi dell’Oester Vaxjoe, che all’andata avevano vinto 1-0. Nel ritorno giocato all’Olimpico il 5 novembre del ’75 la Roma ribaltò il punteggio con le reti di Stefano Pellegrini e Loris Boni. Quest’ultimo era un mediano dai baffi e capelli biondi che, stando a quanto raccontato a Il Tempo del 7-2-2010 dal proprietario della storica "Taverna Flavia" Mimmo Cavicchia, in quegli anni aveva perso la testa per l’attrice Ava Gardner. Dopo tante insistenze riuscì finalmente a conoscerla, ovviamente nel celebre ristorante della Dolce Vita gestito da Cavicchia. Ma fatalità volle che poco

dopo il fatidico incontro si ruppe il ginocchio in un contrasto con Chinaglia nel derby e, credendo che a portargli sfortuna fosse stata proprio l’attrice, non volle più incontrarla.

A proposito di quella gara con gli svedesi, poi, nella stessa intervista Cavicchia racconta dell’arbitro maltese Bonnet, che la sera prima del match andò a cenare proprio alla Taverna Flavia insieme ai suoi segnalinee. Vicino a loro c’era un tavolo di attrici e l’arbitro si invaghì di una di queste. A quel punto lo stesso Cavicchia e due dirigenti giallorossi gli promisero che gliela avrebbe fatta conoscere se la sera dopo la Roma avesse passato il turno. Sul 2-0 per la Roma, Bonnet fischiò la fine del match con molti minuti di anticipo e poi corse

alla Taverna Flavia per veder esaudita la promessa. Ma le attrici, ormai sparite, vennero, diciamo così, "rimpiazzate" da tre passeggiatrici di Via Veneto.

Un altro indimenticabile retourn-match vittorioso dell’Olimpico fu quello con il Colonia nella Coppa Uefa 1982-83, nel quale la Sud espose il famoso striscione "Non passa lo straniero". All’1-0 dei tedeschi nella gara di andata risposero Iorio e Falçao, che andò in rete ad una manciata di minuti dal 90’ facendo esplodere di gioia lo

stadio. Sempre in Coppa Uefa, ma nell’88-89, Voeller trascinò la Roma agli ottavi firmando il 2-0 sul Partizan Belgrado che le serviva per annullare il 4-2 subìto all’andata, mentre nella Uefa 1990-91 all’Olimpico i giallorossi si sbarazzarono del Valencia nei sedicesimi, battuto per 2-1 dopo l’1-1 dell’andata in Spagna e del Broendby in

semifinale, con un altro 2-1 firmato da Voeller in condominio con Rizzitelli quasi allo scadere. All’andata era finita 0-0. Broendby che la Roma eliminò con una bella rimonta casalinga anche nel match di ritorno degli ottavi della Coppa Uefa 1995-96, quando la rete del 3-1 di Carboni nei supplementari annullò il 2-1 subìto all’andata.

C’è poi la sfida di 2002-03 con l’Aek Atene, l’ultima partita del primo turno a gironi che diventò importantissima per la classifica: se la Roma non l’avesse persa sarebbe andata avanti, altrimenti sarebbe passato l’Aek. La sera del 12-11-2002 finì 1-1, con la Roma dominatrice del campo e in vantaggio

per 1-0 con gol di Delvecchio fino agli ultimi minuti di gioco, quando arrivò il pareggio dei greci. Ma a passare il turno furono comunque i giallorossi, che vennero poi eliminati in un’altra gara casalinga da dentro o fuori con l’Ajax terminata 1-1. Questa è la prima delle 10 partite-qualificazione fallite dalla Roma in Europa nel suo stadio.

 

La altre 9, che non ci piace ricordare anche per motivi strettamente scaramantici, furono quelle contro Bruges, Atletico Madrid, Bayern Monaco, Dinamo Dresda, Slavia Praga, Karlsruhe, Villarreal, Middlesbrough ed (ah, maledetti rigori!). Le ultime due di quelle andate a buon fine, invece, furono la gara con i turchi del Gaziantepspor nei sedicesimi della Coppa Uefa 2003-04 (all’1-0 subito in Turchia seguì il 2-0 firmato

da e Cassano il 3-3-2004 all’Olimpico) e quella con il Basilea nel girone di qualificazione della Coppa Uefa 2005-06. Per andare avanti la Roma poteva vincere o pareggiare. Se avesse perso, invece, avrebbe rischiato l’eliminazione. Arrivò una rotonda vittoria per 3-1 con gol di Taddei, Nonda e , che quella sera festeggiava la sua cinquantesima partita europea.